Metalli e leghe non ferrose: l’utilizzo dei chiodi

Come è noto, i chiodi sono solitamente impiegati in ambito industriale per collegare in maniera stabile e definitiva degli organi meccanici in lamiera oppure profilati. Dopo aver predisposto negli elementi da unire i fori che vi corrispondono, si provvede a introdurre in essi il gambo del chiodo, facendo appoggiare la testa su un apposito controstampo. Quindi, per mezzo di uno stampo, si obbliga il gambo stesso che sporge dall’altra parte ad assumere la forma della seconda testa: questa operazione rappresenta la cosiddetta ribaditura dei chiodi e può essere effettuata a caldo o a freddo.

Archeologia industriale a Milano: il Museo dell’Acqua Potabile

Il Museo dell’Acqua Potabile (Spazio Acqua) di Milano rappresenta una testimonianza fondamentale per quel che concerne l’archeologia industriale meneghina e del nostro paese: nei locali che erano adibiti al sollevamento delle acque è immediatamente possibile ammirare la sala macchine, la quale è aperta al pubblico interessato. Ogni locale a cui si sta facendo riferimento è ovviamente dismesso, ma comunque un attento restauro nel corso degli anni Settanta del secolo scorso ha permesso di conservare in modo perfetto le attrezzature che un tempo venivano sfruttate per l’estrazione, la depurazione e l’immissione dell’acqua nella rete idrica di Milano.

Gli impieghi industriali dell’autoclave

L’autoclave è quella apparecchiatura industriale che viene assoggettata a pressione interna e in cui si verifica una operazione fisica o chimica tra determinate sostanze. Molto frequenti sono quelle autoclavi che sono costruire con le lamiere (calandrate e poi saldate, con i fondi bombati per la precisione) e quelle che sono invece ottenute attraverso la forgiatura. Le apparecchiature forgiate sono nella maggior parte dei casi adottate per delle pressioni superiori alle cinquanta atmosfere.

Valle d’Aosta: approvato il piano regionale per il settore industriale

La Giunta Regionale della Valle d’Aosta ha provveduto a fornire la propria approvazione definitiva all’azione del Por Fesr relativo al periodo compreso tra il 2007 e il prossimo anno: si tratta del piano operativo che fa capo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il quale concentra il proprio raggio di azione su alcune priorità tematiche e su obiettivi ben precisi. Entrando maggiormente nello specifico, la regione settentrionale ha deciso di impegnare una spesa non certo indifferente, circa 2,6 milioni di euro, in modo che siano erogati dei contributi per la ricerca e lo sviluppo all’interno del settore industriale.

La situazione dell’area industriale di Tito

L’acronimo Sin sta a indicare i Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche: non tutti i comuni sono d’accordo con una soluzione di questo tipo, anzi in taluni casi c’è il timore che si possano allontanare i possibili nuovi investitori per quel che concerne l’area industriale. In altri casi, poi, si pensa a delle scelte alternative. In particolare, il comune di Tito (siamo in provincia di Potenza) è pronto a sfruttare al massimo i progetti che prevedono la bonifica e il rafforzamento del tessuto industriale, in modo da non alimentare inutili allarmismi, come ha spiegato il sindaco Pasquale Scavone.

Archeologia industriale: il blog The Kingston Lounge

Un buon riferimento del web che tutti gli appassionati di archeologia industriale dovrebbero visitare è, senza dubbio, il blog americano “The Kingston Lounge” (letteralmente “il salone di Kingston”): di cosa si tratta esattamente? In pratica, questo sito raccoglie tutte le fotografie che sono state scattate ad alcuni edifici abbandonati degli Stati Uniti, più precisamente della città di New York. Volendo essere ancora più precisi, ci si può rifare alla descrizione che è stata fatta da Ian Ference, vale a dire il fotografo, curatore e gestore del portale.

Settore nautico: i prodotti industriali di Filp Spa

Il nome Filp fa immediatamente pensare alla società per azioni che è attiva da oltre mezzo secolo nella produzione di materiali compositi termoindurenti: la compagnia in questione è solita sfruttare diversi tipi di supporti, come ad esempio la carta, i tessuti naturali e il vetro, impregnando il tutto con le proprie resine sintetiche. In questa maniera, è possibile ottenere una gamma molto ampia di prodotti davvero interessanti.

Industria navale: gli adesivi di Araldite 2000 Plus

Araldite 2000 Plus mette a disposizione una serie di adesivi molto interessanti e utili per i più vari settori industriali: ognuno di essi ha però una specifica correlazione con il comparto nautico e le sue applicazioni. Ad esempio, si possono citare immediatamente gli adesivi che sono stati realizzati con la resina espossidica, i quali sono in grado di aumentare in maniera importante la capacità di tenuta, tanto da essere sfruttati per i lavori più difficili, come ad esempio il fissaggio dello scapo della barca alle paratie, il fissaggio di componenti in ferro al ponte e la costruzione dell’entrata della cassa di zavorra.

Tappi Stampati propone un nuovo indicatore di livello fisso

Tappi Stampati ha messo a disposizione una novità importante per quel che concerne la propria gamma di prodotti: si tratta di un indicatore di livello fisso, più precisamente uno strumento che è in grado di indicare in maniera precisa qual è il livello fisso e che è stato realizzato in tecnopolimero, acciaio e acciaio inox, il tutto completato da una adeguata guarnizione di tenuta. Quali sono le caratteristiche principali da questo punto di vista?

La reindustrializzazione del polo tessile di Airola

Per Airola, città della provincia di Benevento, si sta profilando una importante e strategica riconversione industriale per quel che concerne il relativo polo tessile: il prossimo mese di ottobre sarà decisivo in questo senso, con un apposito piano di sviluppo, il quale è stato appena annunciato dal numero uno della Confindustria beneventana, Biagio Mataluni, da sempre favorevole a una soluzione di questo tipo per il comune campano. Le ultime ore sono state decisive da tale punto di vista, dato che una delegazione territoriale, alcuni assessori comunali e lo stesso Mataluni si sono incontrati presso il Ministero dello Sviluppo Economico.