Macchine agricole: gli spandiconcime

Lo spandiconcime è l’attrezzatura agricola che è idonea alla distribuzione dei fertilizzanti o materiali correttivi sui terreni agrari. Essa assume una forma diversa a seconda della natura del materiale che viene trattato e dei metodi che sono sfruttati per la distribuzione sul terreno stesso. I concimi utilizzati in ambito agricolo possono essere di tipo chimico o naturale: i primi tendono a presentarsi allo stato liquido, oppure sotto forma granulare o pulverulenta (i tipici esempi di consumi naturali sono il letame e il liquame organico). Le macchine per la distribuzione dei concimi naturale assumono di solito la denominazione di “spandiletame” oppure “spandiliquame”.

Fieragricola 2012: l’esposizione di macchine agricole

La centodecima edizione di Fieragricola, l’evento che coinvolge l’intera filiera agroalimentare a Verona, è appena cominciata e interesserà il settore fino al prossimo 5 febbraio: l’edizione di quest’anno è senz’altro importante, anche perché si tratta di una manifestazione che va alla ricerca dei metodi più efficaci per contrastare la crisi economica attuale. Ben 1.300 espositori sono presenti nel capoluogo veneto, in rappresentanza di più di venti nazioni straniere. La superficie disponibile per le esposizioni, ben 126mila metri quadrati, offre ampio spazio alle mostre di macchinari agricoli, una occasione importante per capire a che punto si è arrivati da questo punto di vista.

Macchine agricole: le cavatuberi

L’industria agricola viene sicuramente a caratterizzarsi per le sue numerose macchine, ma una delle più interessanti è la cosiddetta cavatuberi: in pratica, tale macchinario è progettato per poi essere utilizzato al momento della raccolta del prodotto di piante di cui si utilizza la radice (appunto il tubero, da cui poi deriva il nome così particolare). In genere, essa viene impiegata per la raccolta delle patate, ma non viene disdegnata anche per altri prodotti della terra, dunque le funzionalità sono molto utili da questo punto di vista. Se si mettono da parte i vecchi aratri che erano particolarmente adatti all’operazione specifica a cui si sta facendo riferimento, bisogna precisare che le cavatuberi sono molto gettonate soprattutto per la loro semplicità di utilizzo, in quanto i tuberi sono raccolti dalla terra per poi essere deposti in fila parallela all’avanzamento del macchinario stesso.

Macchinari agricoli: i caricaforaggio

I caricaforaggio sono macchinari agricoli dalle caratteristiche particolari ma molto efficienti. si tratta dei mezzi che vengono sfruttati nel settore primario per raccogliere e caricare su un rimorchio trainato da una trattrice agricola, del foraggio che è appena stato falciato e disposto sul campo. Il nome alternativo con cui sono conosciute queste macchine è quello di “caricafieno”, il concetto è sempre lo stesso. Tale mezzo è costituito in pratica da un telaio su due o più ruote pneumatiche, portante gli organi raccoglitori, l’apparato di sollevamento, gli organi di regolazione e comando, nonché quelli di attacco alla trattrice stessa. Il caricafieno in lavoro può precedere, seguire o anche essere affiancato al rimorchio che deve essere caricato.

Industria enologica: la pigiatura meccanica dell’uva

L’industria enologica fa soprattutto affidamento sulla qualità dell’uva e della sua lavorazione: dunque, non può stupire più di tanto se uno dei macchinari più importanti e strategici di questa branca del settore primario è la cosiddetta pigiatrice. Nonostante qualche zona rurale in cui l’operazione di pigiare gli acini sia fatta ancora con i piedi, le macchine hanno ormai sostituito da tempo l’operato dell’uomo. La pigiatrice, per l’appunto, viene impiegata per le lavorazioni meccaniche dell’uva. Il tipo più semplice del mezzo in questione viene ad essere costituito da due rulli realizzati in legno, ma anche da ghisa e perfino il bronzo è un metallo protagonista in questo senso.

Macchinari agricoli: la noria a secchi e a dischi

La noria è una macchina idraulica operatrice che viene normalmente usata per il sollevamento di acqua nell’ambito del settore agricolo: in alcuni casi, poi, essa viene sfruttata anche per il sollevamento di altri materiali solidi in grani. Una tipologia piuttosto diffusa è quella a secchi. In pratica, tale noria è costituita da una catena avvolta a circuito chiuso, le cui maglie si impegnano in due ruote a denti che sono situate rispettivamente al livello del liquido in basso e al livello a cui il liquido stesso deve essere sollevato. Alla catena, inoltre, sono fissate numerose secchie di legno o anche di ferro zincato: queste ultime, all’inizio della corsa di ascesa, si immergono nel liquido, andandosi a riempire.

Settore primario: le varie fasi della fienagione

La fienagione rappresenta da sempre un fondamentale complesso di operazioni che sono necessarie per trasformare il foraggio verde in fieno, nelle migliori condizioni di appetibilità e di contenuto in sostanze nutritive. La fienagione viene compiuta attraverso diverse fasi: anzitutto c’è la falciatura, poi l’essicazione, il trasporto, la sistemazione e la conservazione. Il taglio delle piante foraggere va eseguito nel periodo di maggior sviluppo vegetativo e di contenuto nutritivo, di norma all’inizio o durante la fioritura, al mattino dopo la scomparsa della rugiada. L’operazione viene svolta in due modi distinti, vale a dire a mano o a macchina con la falciatrice. L’essicazione, al contrario, avviene sul campo o negli essiccatoi.

La meccanizzazione agricola nel corso della storia

Un tempo l’agricoltura rappresentava la principale fonte di sostentamento per quasi tutta la popolazione mondiale. L’enorme aumento di produttività che si è verificato nel corso dei secoli è stato giustificato dalla progressiva meccanizzazione del settore: i nuovi sviluppi tecnologici, in particolare, hanno interessato le attrezzature, ma anche i fertilizzanti, i prodotti chimici, i trasporti e le modalità di irrigazione, fino ad arrivare alla elettrificazione rurale. Come si sono trasformati gli attrezzi? L’aratro si è evoluto in maniera impressionante: nel ‘700, infatti, esso era interamente in legno, ma già nel 1837 l’invenzione di John Deere (l’aratro da prateria) consentiva di lavorare meglio la terra grazie ai vomeri in ferro pudellato e acciaio.

Agrilevante 2011, la fiera dei macchinari agricoli

Dalla giornata di ieri e fino a domenica Bari sarà letteralmente invasa dai macchinari agricoli: è infatti appena iniziata Agrilevante, l’esposizione internazionale di tecnologie destinate al settore primario, un’occasione fondamentale per discutere e conoscere gli argomenti maggiormente legati a tale ambito. I numeri di questa fiera possono dare l’idea delle dimensioni e della sua importanza: gli espositori saranno ben 230, mentre i modelli destinati all’esposizione circa cinquemila, senza dimenticare le varie attrezzature industriali. L’ingresso gratuito, poi, dovrebbe garantire un afflusso di visitatori davvero imponente.

Al via un bando per l’innovazione in meccanizzazione

L’ENAMA, in accordo con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), avvierà nei prossimi mesi un programma di sperimentazione di mezzi meccanici innovativi per l’agricoltura per lo sviluppo di nuove soluzioni di meccanizzazione.
Nello specifico, le macchine innovative dovranno essere in grado di proporre nuove tecnologie, mai immesse sul mercato, in grado di privilegiare i seguenti settori: Macchine e dispositivi per l’automazione ed una migliore gestione degli allevamenti; Macchine e dispositivi per una migliore gestione delle risorse idriche; Macchine e dispositivi per le colture protette; Macchine e dispositivi in grado di aumentare la sicurezza degli operatori e migliorare l’ergonomia; Macchine e dispositivi per ridurre l’impatto ambientale; Macchine e dispositivi per aree geograficamente o orograficamente svantaggiate.