Chimica industriale: la ligroina

La ligroina, conosciuta anche come “etere di petrolio”, è una miscela di frazioni che non sono distillabili e che si ottengono proprio grazie al greggio: in pratica, la chimica industriale è solita sfruttarla in un modo ben preciso, in quanto si tratta di uno dei costituenti della nafta solvente. Le caratteristiche peculiari della ligroina fanno sì che il suo impiego industriale tipico sia quello relativo alle analisi chimiche, ma anche in qualità di solvente per quel che riguarda gli inchiostri da stampa.

La rettificazione di miscele e liquidi volatili

La rettificazione è l’operazione industriale che ha lo scopo di scomporre una miscela di due o più liquidi volatili, in modo da ottenere uno o più componenti quasi allo stato puro. Essa si distingue in modo preciso da una semplice distillazione, anche se ci possono essere dei punti in comune. In effetti, con questo procedimento tipico della chimica industriale (un classico esempio è quello dell’alcool etilico) non si va a prelevare tutto il distillato, ma se ne rimanda una parte (il cosiddetto “riflusso”), dopo che è avvenuta la condensazione, all’apparecchio in cui si esegue l’operazione.

Prodotti industria chimica: il neoprene

Il neoprene, conosciuto anche come duprene o policloroprene, è una gomma sintetica che si ottiene attraverso la polimerizzazione del cloroprene: in passato esso veniva utilizzato principalmente nell’ambito dell’industria automobilistica e nell’aviazione, grazie soprattutto alle sue proprietà meccaniche e la notevole resistenza agli agenti atmosferici e chimici. Dopo il 1941, però, esso trovò applicazioni per la sua resistenza alla combustione, anche nell’industria dei cavi e delle costruzioni navali. Esteso impiego come materiale adesivo ha trovato anche il lattice di policloroprene. Dalla polimerizzazione menzionata in precedenza si possono ottenere diversi polimeri, ma non tutti possono essere utilizzati come vera e propria gomma.

Lavorazione delle pelli: l’impiego industriale del dégras

Il dégras è uno degli oli maggiormente utilizzati nell’ambito della chimica industriale: nello specifico, si tratta dell’olio residuo della concia, dunque è costituito in larga misura da oli ossidati e impurità di vario tipo. Il suo classico impiego è quello che avviene in saponeria, oppure, in alternativa, subito dopo la purificazione, visto che viene sfruttato per la concia di altre pelli. Le particolari proprietà concianti del dégras sono dovute essenzialmente al fatto che esso tende a formare con l’acqua stessa una emulsione persistente, che penetra in modo molto agevole nella pelle umida, favorendo di conseguenza il processo conciante.

Chimica industriale: la deparaffinazione

Con il termine deparaffinazione si identifica il procedimento della chimica industriale che consente di lavorare gli oli minerali di tipo grezzo: in questa maniera, si riescono a separare in modo perfetto le paraffine solide dagli oli lubrificanti. Per quale motivo specifico si procede in questo senso? L’asportazione che si effettua sulle paraffine diventa necessaria nel momento in cui queste ultime impediscono che vi sia l’effetto lubrificante sugli organi in movimento delle macchine industriali. In effetti, non bisogna dimenticare che le stesse paraffine tendono a separarsi in dei quantitativi che sono sempre più grandi quanto più bassa è la temperatura di impiego degli oli lubrificanti che la contengono.

Chimica industriale: il processo di denitrazione

Con il termine denitrazione si è soliti indicare quella operazione tipica della chimica industriale che è volta al recupero dell’acido nitrico presente nel cosiddetto acido spento: la composizione di quest’ultimo prevede, tra gli altri e in proporzioni variabili, l’acido solforico, quello nitrico e quello nitroso, la cui provenienza si deve ai processi di nitrazione. Il sistema di denitrazione, al contrario, consiste nell’andare a diluire l’acido fino a una concentrazione in acido solforico che sia pari al 70%. Il passaggio successivo, poi, consiste essenzialmente nel riscaldare l’acido stesso fino a una temperatura compresa tra i 140 e i 150 gradi.

Chimica industriale: gli addensatori per la torbida

L’addensatore è un’apparecchiatura che viene sfruttata di frequente dalla chimica industriale: essa è idonea a ricevere, in particolare, la cosiddetta torbida. Di cosa si tratta con esattezza? Nello specifico, la torbida non è altro che qualsiasi tipo di sospensione di un solido in un liquido: un esempio classico, inoltre, può essere quello del minerale e della ganga che sono trascinati in sospensione da una corrente d’acqua all’interno dei cantieri di arricchimento dei minerali. Con l’addensatore è possibile agevolare il deposito di una parte dei componenti solidi che sono contenuti proprio in tale sospensione chimica.

Chimica industriale: l’utilità del forno Thelen

Il forno Thelen è quel macchinario che viene ampiamente sfruttato dal settore della chimica industriale per ottenere la calcinazione e l’essiccamento del bicarbonato di sodio: non si tratta di un bicarbonato qualsiasi, bensì quello che viene sfruttato nell’ambito della fabbricazione della cosiddetta soda Solvay. La reazione chimica è piuttosto precisa e particolare, ma quello che interessa maggiormente approfondire sono le caratteristiche del forno in questione.

Comincia oggi Plastex Brno, la fiera della plastica e della gomma

Inizierà oggi e durerà fino al prossimo 14 settembre la fiera Plastex Brno: si tratta dell’evento che si tiene nella città ceca, come suggerisce appunto il nome e che ha l’obiettivo di riunire tutti produttori mondiali e i fornitori di attrezzature che fanno riferimento a un settore ben preciso, quello della plastica e della gomma. Di conseguenza, i prodotti che si potranno scovare in questi cinque giorni saranno soprattutto polimeri, additivi, macchinari e attrezzature per lavorare la plastica, la gomma e le materie prime, senza dimenticare gli strumenti sfruttati per riciclare i rifiuti di plastica e gomma, un elenco davvero molto lungo.

Chimica industriale: il processo di lisciviazione

Nell’ambito della chimica industriale il processo della lisciviazione consiste essenzialmente nella separazione di uno o di più componenti solubili d auna miscela solida: è l’acqua a svolgere un ruolo determinante in tal senso, ma non sono da meno neanche le soluzioni alcaline, quelle acide e quelle saline (si tratta della cosiddetta estrazione con solvente).