Industria meccanica: l’utilizzo del calibro

Il calibro è uno strumento utile per controllare le dimensioni di un oggetto ricavato da una determinata lavorazione industriale: in particolare, si può fare riferimento a un albero e a un foro. Inoltre, esso permette di verificare l’esattezza del profilo di sezioni, della posizione relativa di piani lavorati e di posizioni angolari, in modo da verificare che i pezzi siano conformi dal punto di vista geometrico ai disegni costruttivi. Esistono dei calibri per il rilievo delle dimensioni effettive dei pezzi meccanici, ma anche calibri fissi per il controllo rapido di pezzi lavorati entro tolleranze prestabilite.

Foba propone cinque nuovi marcatori laser a fibra

Foba, società tedesca (la sede italiana si trova a Busto Arsizio) che è attiva nello sviluppo, nella realizzazione e nella commercializzazione dei prodotti per la marcatura e l’incisione laser, ha introdotto di recente cinque nuovi prodotti di questo tipo: si tratta, nello specifico, di marcatori laser a fibra, le cui applicazioni sono davvero numerose.

Industria meccanica di precisione: i blocchetti campione

I blocchetti campione sono molto utili a livello di industria meccanica: si tratta, infatti, dei campioni tecnici che sono sfruttati per le misure lineari, quando si lavora nelle officine e nei reparti di collaudo per la precisione. Il loro nome può anche essere mutato in “blocchetti piano-paralleli” o ancora “blocchetti Johansson, dal nome dello svedese che per primo, nel 1896, ne costruì degli opportuni assortimenti, apparsi in seguito sul mercato internazionale a partire dal 1907. I blocchetti campione non sono altro che dei parallelepipedi in acciaio speciale temperato che hanno due superfici opposte perfettamente lavorate, piane e parallele, oltre che esattamente alla distanza indicata sul blocchetto in questione.

Vernici industriale: decorazione e protezione del legno

Quali sono le vernici industriali da utilizzare per il legno da esterno? L’obiettivo che di solito si tende a raggiungere è quello di proteggere e decorare le superfici allo stesso tempo. Una tipologia molto interessante è quella della vernice speciale per il legno da esterno, la quale è tradizionalmente di due categorie, vale a dire microporosa e fungicida. Nel primo caso, la vernice stessa consente al legno di respirare in modo migliore, con tutti i vantaggi che ne conseguono, senza dimenticare la maggiore evaporazione che viene garantita all’acqua e il vantaggio del mancato staccamento della pittura, dell’assenza di squamazione e di bolle, inconvenienti piuttosto frequenti da tale punto di vista.

Le più comuni tipologie di martinetti

I martinetti sono i più tipici strumenti meccanici di sollevamento, i quali hanno il compito di sviluppare delle forze notevoli, anche se con corsa limitata: vi sono, tra l’altro, dei nomi alternativi per definirli, come ad esempio “martinelli”, “binde” e “cricchi”. Il classico impiego è quello che prevede il sollevamento appunto di grandi carichi a piccola altezza. Le tipologie maggiormente diffuse sono tre, vale a dire il martinetto a vite, quello ad asta dentata e quello idraulico. Il martinetto a vite è costituito di solito da una madrevite con poche spire di acciaio oppure di bronzo, portata da un basamento. Una vite viene collocata nella madrevite stessa e può essere fatta ruotare mediante un’asta azionata in modo manuale.

Funi metalliche: l’importanza delle radance

La radancia non è altro che un anello in metallo che può assumere diverse forme, con una sezione di tipo semicircolare (la gola in questione è esterna): il suo scopo industriale è fondamentalmente quello di proteggere in modo adeguato un occhiello di fune contro il possibile attrito dei perni, dei ganci, delle maglie di catena e di altri elementi simili, senza dimenticare la sua utilità per evitare l’avvolgimento della fune con un raggio di curvatura che è troppo piccolo. Nel caso in cui si abbia a che fare con le funi metalliche, poi, bisogna anche ricordare che la radancia viene ad assumere le sembianze di un anello di forma ovoidale, in genere in acciaio forgiato, impiegato negli attracchi di estremità per realizzare la voluta curvatura del ramo di fune che si avvolge attorno al punto di attacco per poi essere serrato con dei morsetti sull’altro ramo.

L’affilatura industriale degli utensili di carburi

Gli utensili di carburi vengono normalmente affilati in maniera manuale. Per poter eliminare al massimo il consumo della piastrina nel corso dell’affilatura stessa, essa viene adattata allo stelo in modo da presentare gli angoli voluti: la prima affilatura viene così ad essere ridotta quasi a una levigatura, dopo aver asportato l’eccedenza del materiale dello stelo, il quale viene lasciato al di sotto della piastrina per facilitare il più possibile la sua saldatura, tramite una mola di ossido di alluminio. Per ottenere un’affilatura perfetta dell’utensile smussato dall’uso, è necessario rispettare alcune procedure.

Superfici metalliche: l’uso delle vernici industriali

Per proteggere in maniera efficace le superfici metalliche si utilizzano delle apposite vernici industriali. Esse possono essere divise in tre grandi categorie: le vernici ai grassi, quelle cellulosiche e infine le vernici a resine sintetiche. Per quel che concerne la prima tipologia appena menzionata, c’è da dire che sono costituire da oli siccativi, resine, diluenti e pigmenti. Gli oli siccativi hanno la proprietà di indurire per effetto dell’ossigeno dell’aria; la cottura, in questo caso, ha lo scopo di aumentare la proprietà siccativa dell’olio stesso, ma bisogna ricordare che anche l’essenza di trementina, una volta aggiunta all’olio di lino, può favorire la fissazione dell’ossigeno dell’aria da parte dell’olio.