Come si effettua la granulazione dei materiali

La granulazione è l’operazione industriale con cui un determinato materiale viene ridotto in piccoli granelli, in genere di tipo pulverulento: l’obiettivo è facilmente intuibile, dato che si punta a renderne più facili sia l’utilizzo che la conservazione. Questa specifica procedura è tipica dell’industria dei fertilizzanti, ma anche in quella farmaceutica è frequente, senza dimenticare il settore delle materie plastiche. Ma come avviene esattamente? In tal caso, si sfrutta di solito il cosiddetto granulatore. In pratica, si sta parlando del macchinario industriale che riesce a frantumare i minerali e il pietrisco in dei pezzi di dimensione in genere compresa tra i due e i cinque centimetri.

La composizione e l’impiego industriale dei gres

Il gres è un materiale ceramico a pasta compatta, assai dura e formata da particelle a grana più o meno fine: a differenza della pasta della porcellana, essa è del tutto opaca o appena translucida sugli spigoli. Dotati di elevata resistenza dal punto di vista meccanico e di inattaccabilità agli agenti chimici, i gres sono distinti in tre tipologie a seconda della composizione e dell’impiego industriale. I gres ordinari, anzitutto, sono fatti con argille plastiche naturali vetrificabili, vale a dire capaci di diventare compatte prima di fondere o di deformarsi, o con argille smagrite con sabbia quarzosa, o con miscele artificiali di terre refrattarie, feldspati e silice. La cottura dei pezzi in questione, essiccati e foggiati, viene realizzata tra i 1.250 e i 1.300 gradi.

Fertilizzanti chimici: il guano

Nell’ambito della chimica industriale, il guano è quel concime naturale che deriva dal progressivo accumulo delle deiezioni e dei cadaveri di uccelli marini, in particolare lungo il litorale del Sud America in prossimità dell’Oceano Pacifico (i paesi coinvolti sono, nello specifico, il Cile, il Perù, l’Ecuador e la Colombia) e le isole vicine, ma lo si può trovare con una certa semplicità anche nell’Africa australe e in alcune parti del continente asiatico. Volendo essere ancora più precisi, questa specifica denominazione va attribuita anche a diversi prodotti fertilizzanti naturali e di origine organica.

Le ultime novità dal convegno dei periti industriali

Non più Federperiti, ma Industrial Engineers Syndicate: è questa la denominazione nuova di zecca dell’associazione che raggruppa i periti industriali del nostro paese, con una riconferma delle due figure principali, vale a dire il presidente Gianfranco Merisio e il segretario Gianfranco Magni. Si tratta delle indicazioni più interessanti che sono giunte dai due giorni dedicati al congresso nazionale del sindacato in questione, il quale si è svolto a Mogliano Veneto (comune in provincia di Treviso per la precisione). La scelta è stata effettuata in concomitanza con le discussioni relative a un tema ben preciso, ovvero il riconoscimento di una professione tecnica per il continente europeo.

Industria agricola: il sistema dei frangiventi

I frangiventi non sono altro che delle difese morte o vive utilizzate dall’industria agricola per la difesa delle colture dall’azione diretta del vento, come suggerisce appunto il nome: gli esempi tipici di difese morte sono quelli dei cannicciati e delle stuoie, mentre quelle vive sono ben rappresentate dai filari e dalle fasce di specie arboree diverse. Tra l’altro, queste stesse difese possono essere singole e quindi destinate a proteggere delle superfici piuttosto limitate, oppure caratterizzate da sistemi di frangivento e che interessano notevoli estensioni di territorio.

Macchine agricole: il frangizolle

Il frangizolle è l’attrezzo industriale di cui si serve il settore agricolo per sminuzzare e livellare il terreno prima della semina vera e propria: salvo casi speciali, a tale impiego sono destinati i rulli e gli erpici. I primi, oltre all’azione di frantumazione delle zolle di maggiori dimensioni, resistenti all’erpice, operano un’azione di compressione destinata a correggere l’eccessiva sofficità di alcuni terreni. I secondi, invece, provvedono alla ricopertura del seme e all’estirpazione delle erbe infestanti. Una tipologia molto interessane di erpice è senza dubbio quella a telaio rigido.

Archeologia industriale: a Pievebovigliana il convegno Aipai

Pievebovigliana, piccolo comune marchigiano della provincia di Macerata, ospiterà il secondo seminario nazionale dei coordinatori regionali dell’Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale): le giornate scelte in questo caso sono quelle dei prossimi 23 e 24 novembre, con la sala consiliare del Municipio pieveboviglianese a farla da padrona in questo senso. L’archeologia industriale ha una importanza incredibile nel nostro paese, ma perché scegliere proprio una città di meno di novecento abitanti? La decisione è legata soprattutto al fatto che Pievebovigliana ha svolto un ruolo determinante nel promuovere e valorizzare il territorio ai fini turistici.

Taipei costruirà un parco industriale dedicato a cinema, musica e tv

Taiwan sta pianificando nel dettaglio la costruzione di un parco industriale che possa coinvolgere tre settori specifici, vale a dire quello televisivo, quello musicale e quello cinematografico: l’intento del governo di Taipei è sostanzialmente quello di rilanciare l’innovazione nei comparti appena menzionati, come è stato annunciato in via ufficiale nel corso della giornata di ieri. In particolare, Liu Wei-gong, commissario per il Dipartimento degli Affari Culturali di Taipei, ha fatto sapere che la speranza del governo cittadino è quella di incoraggiare il più possibile le compagnie nelle industrie in questione, al fine di associare al parco stesso un valore aggiunto che possa risultare davvero utile.

Chimica industriale: il processo Frasch

Il processo Frasch viene sfruttato dalla chimica industriale per un motivo ben preciso: in effetti, si tratta di uno specifico metodo di estrazione dello zolfo naturale dai giacimenti che lo contengono in una forma quasi pura. L’estrazione a cui si sta facendo riferimento, inoltre, viene posta in essere facendo penetrare nel giacimento stesso, attraverso delle opportune trivellazioni, tre tubi concentrici. Nel dettaglio, nell’intercapedine più esterna viene pompata l’acqua che è stata surriscaldata (la temperatura raggiunta è di circa 160 gradi per la precisione), la quale fondo lo zolfo (quest’ultimo ha infatti una temperatura di fusione pari a 120 gradi).

I portabottiglie in polpa di Eredi Caimi

La Eredi Caimi è la Srl di Olgiate Olona (provincia di Varese) specializzata nella fornitura di sistemi per imballaggi industriali, scatole di cartone, bancali e pallets, tubi in cartone e angolari: l’ultima presentazione della società lombarda ha riguardato dei portabottiglie nuovi di zecca e realizzati in polpa. Nello specifico, sono state sfruttate delle cellule in pasta di cellulosa modellata, quella che viene anche chiamata “hardpulp” utilizzando il linguaggio anglosassone. Quali sono le caratteristiche di queste stesse cellule? Il rispetto dell’ambiente è pienamente garantito: in effetti, esse sono ecologiche, riciclate e riciclabili, ma anche biodegradabili e completamente impilabili, in modo da risparmiare sullo spazio in magazzino e per quello che è necessario durante il trasporto.