Le giornate di oggi e domani sono state scelte per lo svolgimento della prima edizione europea della manifestazione più importante per quel che riguarda lo sviluppo dell’industria della robotica: a Genova, infatti, sta andando in scena questo evento B2B (Business to Business), più precisamente presso il Centro Congressi dei Magazzini del Cotone nell’area del Porto Antico. Il nome è quello di RoboBusiness Europe, semplificato nell’acronimo Rbe per la precisione. Il fatto che si tratti di un debutto nel Vecchio Continente dipende dal fatto che il format originale è quello americano, ormai giunto al suo ottavo anno di vita. Di cosa si tratta nello specifico?
Automazione industriale
Il fenomeno del Luddismo nella Rivoluzione Industriale
Ned Ludd, ammesso che sia mai esistito, è l’operaio che, con la sua distruzione di un telaio in segno di protesta nel 1779, scatenò un vero e proprio movimento, il luddismo appunto, basato sul sabotaggio della produzione industriale. Il termine luddista viene di solito associato agli infruttuosi tentativi che hanno a che fare con la tecnologia più antica. Circa due secoli fa, questi artigiani tessili britannici cominciarono a distruggere tutto ciò che di meccanizzato incontravano, considerato un nemico e una minaccia per il loro lavoro.
L’automazione industriale italiana è in ripresa
Si è appena conclusa l’assemblea generale di Gisi (Associazione Imprese Italiane di Strumentazione), l’ente che riunisce le 270 imprese del nostro paese che sono attive nella strumentazione e automazione industriale: quali dati sono emersi nello specifico? L’obiettivo era ovviamente quello di capire il reale valore di questo mercato. In particolare, il 2011 è stato caratterizzato da un valore complessivo di 3,52 miliardi di euro, con un aumento di 7,2 punti percentuali rispetto a un anno prima. In aggiunta, si tratta di una cifra molto vicina ai livelli registrati prima che scoppiasse la crisi economica, più precisamente nel biennio 2007-2008.
Illuminazione industriale: il nuovo modello della Microscan
La Microscan si è appena resa protagonista della presentazione di un nuovo modello della linea Nerlite Smart Series: si tratta di Pharmalite, vale a dire la soluzione industriale che è stata progettata per venire incontro alle ultime esigenze delle tecniche di illuminazione in campo oscuro. Il gruppo americano, celebre a livello internazionale per le sue soluzioni utili per la lettura dei codici a barre, ma anche per l’elaborazione in formato elettronico dell’illuminazione, ha voluto aggiungere un nuovo vantaggio a quelli consueti della sua gamma, vale a dire una integrazione maggiore per quel che concerne le smart camera e le telecamere GigE (la visione introdotta nel 2006 proprio per le camere industriali).
Automazione industriale: Advantech presenta il nuovo PPC-3100
Advantech Corporation, compagnia di Taiwan che è celebre soprattutto per i suoi personal computer, ha lanciato la sua ultima novità, PPC-3100: in pratica, si tratta di un pc industriale touchscreen con tanto di processore Intel Atom. In aggiunta, questo stesso prodotto è in grado di mettere a disposizione una interfaccia uomo-macchina piuttosto evoluta (Human Machine Interface), in modo da controllare le apparecchiature nell’ambito dell’automazione industriale. Tra l’altro, questo stesso pc vanta anche un predecessore, un modello che presenta alcune differenze rispetto all’ultimo di cui si sta parlando; in particolare, il novello PP-3100 si caratterizza senza dubbio per le dimensioni più piccole, senza dimenticare le interessanti impostazioni, il design snello e le interfacce molto semplici da utilizzare.
Le serie di cambia utensili della Colombo Filippetti
La Colombo Filippetti, azienda leader nel continente europeo per quel che riguarda il settore dei meccanismi a camme per l’automazione industriale, vanta una leadership importante anche in relazione ai cosiddetti cambia utensili. Di cosa si tratta esattamente? I meccanismi Cut, Htc e Vtc della spa di Casirate d’Adda (provincia di Bergamo) sono in grado di riprodurre i movimenti classici del dispositivo, con il vantaggio non indifferente di un minore ingombro. Tra gli altri elementi positivi che possono essere annoverati figurano, inoltre, l’affidabilità, la buona resistenza e la poca manutenzione che è necessaria, fattori che possono risultare determinanti in tali scelte.
Automazione industriale: il ricordo di Franco Sartorio
Franco Sartorio, uno dei pionieri dell’automazione industriale, se n’è andato all’età di ottanta anni e dopo una lunga malattia: non si può non ricordare la figura di questo manager e soprattutto il suo curriculum ricco di esperienze importanti. La sua laurea in Ingegneria Elettrotecnica lo ha dapprima portato ad essere uno dei più giovani dirigenti della Fiat, ma il suo nome è indissolubilmente legato, insieme a quelli di Luigi Lazzaroni e di Giorgio Minucciani, alla fondazione della Digital Electronic Automation (Dea) a Moncalieri. L’intento iniziale fu quello di applicare l’elettronica ai processi produttivi, in particolare alla metrologia di tipo dimensionale.
I quadri di chiamata a cartellini
Bene o male, tutti conosciamo i dispositivi con cui si timbrano i cartellini lavorativi, ma come funzionano esattamente dal punto di vista industriale? Questi impianti di chiamata del personale di servizio sono praticamente indispensabili nei grandi appartamenti, negli alberghi, nelle scuole e università, ma anche negli uffici, negli ospedali e nei complessi che sono destinati alla comunità: essi consistono, in pratica, di un insieme di pulsanti di chiamata (ecco da cosa deriva la denominazione) che vengono installati nei vari locali e di un complesso di cartellini segnalatori centralizzati in uno o più quadri, i quali sono situati nei locali in cui di solito si trattiene il personale chiamato.
Automazione industriale: generalità e impieghi
L’automazione industriale consente di eseguire in maniera automatica tutte le operazioni di lavorazione, controllo, trasporto e contabilità relative a una intera linea di produzione.
La differenza principale di questo processo con la cosiddetta “meccanizzazione” sta nel fatto che quest’ultima realizza in modo automatico soltanto alcune operazioni, senza un coordinamento delle varie fasi della produzione. A disposizione dell’automazione, inoltre, vi sono macchine transfer, regolatori automatici, calcolatrici elettroniche e molto altro: l’adozione di tali strumenti, comunque, risulta vantaggiosa solo nel caso in cui si ottenga un razionale sfruttamento della macchina.
Robolution, l’Ue finanzia il nuovo parco industriale
Il nome forse non dirà molto ai non addetti ai lavori, ma quando si parla di tematiche industriali non si può non fare riferimento a Robolution.
Si tratta di una compagnia che ha sede in Ungheria e che è riuscita a conquistare una leadership non soltanto nazionale per quel che concerne l’automazione robotica: il settore è in auge ormai da diversi anni e le specializzazioni come quella della società magiara vengono ripagate con successi e ricavi importanti. Le ambizioni di Robolution sono cresciute nel corso degli anni e ora si prospetta un futuro davvero innovativo.