Toshiba presenta la nuova stampante industriale B-EX4-D2

Toshiba, colosso giapponese celebre per i suoi elettrodomestici, la microelettronica, i computer e la telefonia, ha presentato una nuova stampante industriale. Si tratta di B-EX4-D2, questo il nome ufficiale del macchinario, il quale può contare su una tecnologia termica che è diretta all’identificazione automatica. In pratica, questa stessa stampante rappresenta la soluzione ideale per il settore dei trasporti e quello dei servizi logistici, con due vantaggi di non poco conto, vale a dire le prestazioni avanzate e i costi di gestione piuttosto interessanti.

Lavorazione del piombo: gli agitatori e le presse Howard

La metallurgia del piombo è strettamente associata a due macchinari industriali che hanno assunto lo stesso nome, Howard. Il primo di essi è proprio l’agitatore Howard. Quest’ultimo non è altro che un apparecchio che è provvisto di due o tre pale rotanti e che viene immerso all’interno del bagno di piombo fuso: in questa maniera viene provocato in modo più agevole e proficuo il rimescolamento. L’agitazione di tipo meccanico viene garantita dall’elica di questo mezzo, la quale è circondata da un mantello tronco-conico, utile per regolare la circolazione dello stesso piombo fuso.

La corretta e regolare manutenzione della pialla

La pialla fa parte di quel gruppo di strumenti industriali che richiedono una maggiore cura e manutenzione. Sono diversi gli accorgimenti che vanno ricordati, in modo da porli in essere con regolarità. Anzitutto, è necessario strofinare a cadenza periodica (ad esempio tre mesi) con l’olio di lino o l’olio di lino cotto con il ceppo. Si tratta di oli che si possono rinvenire con una certa semplicità in farmacia, utili anche se utilizzati sul banco su cui si va a piallare. Lo stesso discorso deve essere fatto per il ferro e il controferro, bisognosi di una goccia di olio ogni tanto: lo scopo è presto detto, dato che si vuole impedire l’arrugginimento, in particolare nel caso di debba lavorare in cantina o in un ambiente piuttosto umido.

Industria tipografica: la stampa offset

L’offset è un procedimento tipo dell’industria tipografica: si tratta di una modalità indiretta di stampa, visto che l’impressione viene trasmessa da una forma cilindrica di metallo a un rullo di caucciù e da questo alla carta. La forma di stampa è caratterizzata da una lamiera di zinco o di alluminio, sottoposta in maniera preventiva alla granitura, mediante azione di sabbia, palline di vetro o altro, con acqua, in cassoni a scosse. Con tutto ciò la lamiera risulta essere dopo il trattamento idonea a trattenere l’acqua di umidificazione. Il lavoro da stampare viene inciso sulla lastra di metallo con gli stessi sistemi che sono usati per la pietra litografica, ma con segni dritti, anziché rovesciati, a causa del doppio trasferimento dell’immagine.

Elsa Srl perfeziona la sua Supercombinata SC1 40/1

Elsa, società a responsabilità limitata che ha sede a Sellia Marina (provincia di Catanzaro) e che è attiva nella costruzione e commercializzazione di macchine utensili portatili, ha rinnovato e reso più efficiente il proprio modello di punta: si tratta della serie Supercombinata SC1 40/1 del nuovo motore che vanta una trasmissione a quattro velocità. Che cosa è cambiato rispetto a quanto proposto finora? Entrando maggiormente nello specifico, la versione nuova di zecca vuole potenziare i principali vantaggi, vale a dire la potenza, aumentata in maniera decisiva per poter conseguire dei buoni risultati per quel che riguarda quelle lavorazioni industriali che sono poste in essere sui diametri maggiori.

Industria tipografica: i cento anni del Museo della Stampa di Lecce

Il torchio di Leonardo: è questo il nome della mostra che sta caratterizzando il Museo della Stampa di Lecce, la struttura che è anche sede dell’antica Tipografia Martano, un appuntamento che va sottolineato e approfondito a dovere. In effetti, questo strumento, un modello davvero ingegnoso, è stato realizzato basandosi su quello che era il progetto originale di Leonardo Da Vinci e non ha eguali nel nostro paese. Si tratta del modo migliore per celebrare i cento anni di vita dell’attività tipografica a cui si sta facendo riferimento, un vero e proprio vanto industriale per la città pugliese, oltre che di un contributo eccezionale alla stampa intesa come arte.

Rivoluzione Industriale: le invenzioni di Richard Roberts

Tra le più importanti figure del periodo di sviluppo iniziale dell’industria di macchine utensili di Manchester fu senza dubbio Richard Roberts: vissuto tra il 1789 e il 1864, egli fu famoso soprattutto per la sua invenzione del filatoio intermittente automatico, ma fu anche artefice di altre realizzazioni importanti nel campo dell’ingegneria meccanica. Roberts si stabilì proprio a Manchester e nel 1821, nonostante la sua officina fosse di piccole dimensioni, si era già fatto un nome. Oltre alla limatrice per i metalli, inventò modelli ben perfezionati di torni, con tanto di piano di scorrimento e filettatrice, una macchina a dividere e anche una scanalatrice.

La nuova pressa MR.225 di Locatelli Meccanica

Locatelli Meccanica ha progettato una nuova pressa rotativa dalle caratteristiche interessanti e innovative: si tratta, nello specifico, di MR.225, uno strumento che cerca di venire incontro alle esigenze e alle necessità delle piccole e medie imprese, mettendo a disposizione gli automatismi tipici di una pressa, ma con delle capacità produttive che sono superiori rispetto alle altre offerte. D’altronde, l’azienda di Subbiano (provincia di Arezzo) vanta ben ottanta anni di esperienza nel campo della progettazione e realizzazione di macchine idrauliche per i settori più diversi. Le caratteristiche tecniche di MR.225 sono presto dette.

La maschiatrice pneumatica VTS1000 di Volumec

Volumec, gruppo veneto che opera nell’ambito delle costruzioni meccaniche e carpentiere per il settore industriale, ha messo a disposizione una nuova maschiatrice pneumatica: si tratta, nello specifico, di VTS1000, una macchina che è già stata definita come l’unica in grado di contare su un cambio di velocità pneumatico (da 350 a 100 giri al minuto per la precisione). Dopo aver ricordato che il raggio di lavoro di tale strumento è pari a 1.900 millimetri su 360 gradi e che il peso ammonta a venti chilogrammi, cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche più interessanti.

Archeologia industriale: il motore dell’ex impianto Trencherfield di Wigan

È il 1907 quando nei pressi della città inglese di Wigan, più precisamente a ridosso del Canale Leeds and Liverpool, viene costruito lo stabilimento tessile Trencherfield. Ebbene, le due sezioni del motore fisso dell’impianto industriale in questione vennero immediatamente ribattezzate Helen e Rina. La potenza del vapore in quel caso raggiungeva livelli molto interessanti, tanto da consentire lavorazioni impensabili negli anni precedenti. Il motore in questione non funziona più dal 1968, in quanto è stato bloccato dalla stessa società che controllava lo stabilimento.