Isolamento acustico: le soluzioni di Mappy Italia per la nautica

Fonosilent e Fonoglass Al Retinato sono due dei prodotti di punta di Mappy Italia, azienda lombarda che è specializzata sin dal 1974 nella ricerca di soluzioni di isolamento termico e acustico per il cantiere. Nello specifico, Fonosilent non è altro che una barriera acustica che si basa essenzialmente sui polimeri e sulle cariche di minerali, in modo da ottenere un isolamento acustico e una minore intensità delle vibrazioni su tutte le strutture che sono realizzate in metallo, ma anche in vetroresina, in plastica e in compensato.

Industria nautica: la costruzione dei popper

L’industria nautica mette a disposizione dei prodotti sempre piuttosto innovativi per quel che concerne il mondo della pesca. Uno di essi è senza dubbio il cosiddetto “popper”, vale a dire uno dei tanti prodotti artificiali che sono manovrabili a galla, una delle esche più sfruttate dai pescatori di tutto il mondo, sia a livello sportivo che amatoriale. Il termine, abbastanza bizzarro in verità, sta a indicare il rumore che di solito viene prodotto dalla plastica nel momento in cui si utilizza la canna, ma quali sono le caratteristiche costruttive di tale strumento?

Industria navale: come si realizza una cubia

Nell’ambito dell’industria navale, la cubia viene realizzata e modellata per la sistemazione dell’ancora in coperta: nelle imbarcazioni che presentano questa caratteristica, infatti, tale denominazione indica il tubo in ghisa o in acciaio fuso entro cui si è soliti far scorrere il cavo o la catena dell’ancora stessa. La cubia, per l’appunto, è leggermente inclinata verso il basso e verso l’esterno e presenta delle caratteristiche ben precise. Anzitutto, essa va dal ponte scoperto di prora fino fuori bordo, più precisamente sulla murata prodiera. Il foro di uscita (quello che in genere viene indicato come l’”occhio di cubia”) è un robusto anello, realizzato anch’esso in metallo per quel che concerne le navi metalliche, ma può anche essere in legno quando si devono costruire dei piccoli velieri e dei pescherecci.

Industria navale: la costruzione delle chiglie

La chiglia è la parte strutturale che si estende, in senso longitudinale, sul fondo di una nave: alle sue estremità sono fortemente collegati il dritto di poppa e quello di prua. Nei piccoli scafi, essa viene ad essere costituita da un solo pezzo, mentre in quelli maggiori è solitamente realizzata con più parti che sono opportunamente dimensionate e unite fra loro attraverso dei particolari collegamenti che sono detti “unioni a palelle”. Gli estremi dei due pezzi che devono essere uniti sono anche appoggiati ad angolo in modo che la loro connessione sia totale e che non si possa verificare uno scorrimento laterale lungo le superfici di contatto a causa di una qualsiasi sollecitazione di tipo meccanico.

Prodotti dell’industria navale: il madiere

Nelle navi in legno, il madiere è la parte più bassa della costola, rigidamente collegata al paramezzale centrale e alla chiglia. Anche nelle navi in metallo, comunque, in particolare quelle senza il doppio fondo, esso costituisce la parte inferiore della costola stessa ed è formato da una lamiera verticale rinforzata da due angolari, rispettivamente inchiodati lungo i suoi lembi; il lembo inferiore segue la curvatura del fasciame esterno della nave fino al ginocchio, mentre l’angolare superiore ha un profilo del quale gli istituti di classificazione prescrivono le caratteristiche principali.

Prodotti dell’industria nautica: gli hovercraft

L’hovercraft è uno dei mezzi più particolari e curiosi che l’industria nautica sia mai riuscita a produrre: la sua denominazione alternativa è quella di “veicolo a cuscino d’aria” (l’acronimo inglese è Acv, vale a dire Air Cushion Vehicle), con la caratteristica specifica di potersi muovere sia sull’acqua sia sul terreno, grazie soprattutto al sostegno, totale o parziale, del cuscino d’aria che è interposto tra la carena e la superficie sulla quale esso si muove. La spinta del galleggiamento, inoltre, è fornita con un’ampia riserva allo scafo stesso, sia quando galleggia che quando si muove sul cuscino d’aria, da appositi compartimenti a tenuta stagna.

Il cofferdam nelle costruzioni industriali e nella nautica

Il termine cofferdam ha una doppia valenza nell’ambito delle costruzioni industriali: di solito si è abituati ad associarlo alle barriere temporanee che vengono realizzate in legno o in lamiera, costruita per escludere l’acqua da un’area che sia normalmente sommersa. Essa viene utilizzata per la costruzione delle fondazioni delle dighe, ma anche dei ponti o di strutture simili per quel che riguarda l’ambito subacqueo. Nel caso in cui venga utilizzata una doppia intercapedine, lo spazio che è compreso tra le due armature viene riempito di argilla e di ghiaia. Nel momento in cui, poi, si prevede di incontrare delle grandi pressioni idrostatiche, si preferisce andare a utilizzare dei cassoni pneumatici piuttosto che il cofferdam stesso.

Strumenti per la navigazione: il radiofaro

Il radiofaro è la stazione trasmittente in installazione fissa, il cui ascolto da parte di una bave o di un aereo consente di riconoscere la direzione giusta che è stata seguita rispetto alla stazione, oppure di seguire una rotta prestabilita. Una tipologia molto importante in tal senso è quella del radiofaro circolare: quest’ultimo, infatti, è dotato di antenna omnidirezionale, la quale emette in continuazione un segnale caratteristico. Il segnale in questione, inoltre, entro un raggio al massimo uguale alla portata dell’emittente, può essere ricevuto dalle navi o dagli aerei che sono muniti di una radio ricevente, ma si può rilevare soltanto col radiogoniometro.

Industria nautica: 15 milioni per investire su Varazze

È l’industria nautica il settore su cui si andranno a concentrare i maggiori finanziamenti del comune di Varazze.

La città ligure (ci troviamo nella provincia di Savona) vanta infatti un sito produttivo molto importante ed è proprio per questo motivo che ad esso verranno destinati ben quindici milioni di euro da ripartire nel prossimo triennio: il progetto è stato approntato dal Gruppo Balducci, il quale detiene il pacchetto di maggioranza dei cantieri Baglietto attivi in questa zona.