I lubrificanti più diffusi per i motori industriali

I motori industriali necessitano sia di combustibili che di lubrificanti. Questi ultimi, in particolare, possono essere suddivisi in oli a base minerale e oli a base vegetale: gli oli minerali greggi vengono estratti appunto dal petrolio come ultimo prodotto della distillazione oltre i 360 gradi, oppure da scisti di tipo bituminoso. Con la raffinazione, inoltre, sono eliminate le sostanze peciose a mezzo di acido solforico e gli acidi organici a mezzo di soda; i lavaggi con l’acqua calda, i filtraggi su le terre speciali, la sottopressione e la centrifugazione riescono ad asportare l’acidità e le sostanze che si trovano in sospensione. Ulteriori progressi sono stati ottenuti mediante l’impiego di additivi, i quali sono miscelati all’olio minerale base in percentuali variabili.

Basilicata: nuovi fondi per potenziare le aree industriali

Basteranno sedici milioni di euro per dare una bella boccata d’ossigeno alle aree industriali della Basilicata? La giunta regionale lucana ha messo a disposizione proprio questa somma di denaro per sostenere in maniera adeguata le infrastrutture in questione, con una focalizzazione che andrà a riguardare ovviamente i due capoluoghi, Potenza e Matera. Nel dettaglio, sono state sottoscritte due intese che riguardano da vicino il futuro di tali consorzi industriali. Le aree, almeno questa è la speranza della politica locale, dovrebbero essere finanziate e rese funzionali, con una fruizione relativa alla produttività stessa. In aggiunta, si potrà attingere al programma Fesr (l’acronimo indica il Fondo Economico di Sviluppo Regionale), più precisamente i finanziamenti relativi al periodo compreso tra il 2007 e il 2013.

Organi meccanici: bulloni, rosette e viti

Bulloni, rosette e viti sono così diffusi che una loro trattazione sembra quasi scontata, ma un loro approfondimento permetterà di smentire questa frase. Quali sono gli elementi essenziali di questi organi meccanici? Anzitutto, si può cominciare a dire che i bulloni sono formati da una vite a testa che è di forma comunemente esagonale: essa, inoltre, è fornita di un dado. Il dado stesso, poi, può essere assicurato per mezzo di una rosetta elastica, ma anche di un controdado, di una copiglia, soprattutto quando la presenza di vibrazioni riesce a far temere per il possibile allentamento. La filettatura che viene ordinariamente usata è quella a profilo triangolare, la quale, avendo un rendimento molto basso, riesce ad assicurare meglio il collegamento in questione.

Love Design 2011: il design industriale in soccorso dell’oncologia

Love Design, la manifestazione di disegno industriale che si tiene ogni due anni a Milano, è giunto alla sua quinta edizione: l’organizzazione spetta al Comitato Lombardia Airc (la sigla che identifica l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), ma non bisogna dimenticare nemmeno il contributo essenziale dell’Associazione per il Disegno Industriale (Adi). La prima edizione in assoluto risale al 2003, ma in quel caso la denominazione era differente da quella attuale, vale a dire “Il design sostiene la ricerca”. Di cosa si tratta esattamente e perché rappresenta un’occasione così importante a livello industriale?

Le caratteristiche industriali della saldatura a rulli

Le caratteristiche principali della cosiddetta “saldatura a rulli” sono praticamente le stesse di quella a punti: nel dettaglio, vi sono degli appositi elettrodi a disco (i rulli appunto), i quali fanno avanzare il giunto e, mantenendo in maniera costante i pezzi in pressione, apportano la corrente necessaria. La distanza che intercorre fra i vari punti è variabile e dipende essenzialmente dalla frequenza delle pulsazioni successive della corrente stessa e della velocità periferica del disco. Si possono distinguere in questo caso tre tipi di saldature, vale a dire quelle continue (la velocità periferica è bassa in rapporto alla frequenza di pulsazioni della corrente in linea continua di saldatura), a punti spaziali (le velocità periferica è piuttosto elevata in relazione alla frequenza di pulsazione della corrente) e per schiacciamento (essa avviene su giunti a sovrapposizione limitata).

Demolizioni industriali: la Rad Service srl

Gubbio, in provincia di Perugia, è la città in cui ha sede la Rad Service, società a responsabilità limitata che sta facendo parlare di sé da diverso tempo per il suo operato nell’ambito delle demolizioni industriali: in realtà, questa compagnia umbra si occupa di demolizioni speciali di diverso tipo, spaziando tra diverse realizzazioni, come ad esempio le opere stradali, le fognature, gli interventi sugli impianti elettrici e quelli sui sistemi di pubblica illuminazione. La leadership settoriale è stata conquistata in maniera progressiva e costante, grazie, in particolare, ai macchinari moderni che le consentono di perfezionare le demolizioni stesse con molta velocità ma soprattutto efficienza. La zona industriale di riferimento è Padule, proprio nell’eugubino.

Accorgimenti metallurgici: i materiali finiti a dovere

Ci sono degli accorgimenti metallurgici ben precisi per riuscire a rendere i materiali metallici, come si dice, “finiti a dovere”: le fasi sono diverse, quindi vanno analizzate caso per caso. Prima di iniziare la fusione vera e propria del metallo, si devono scegliere e raggruppare in maniera razionale le materie prime (minerali, rottami, ferro-leghe e correttivi), in base al loro grado di omogeneità e di purezza. Successivamente, durante la fusione stessa, si procede col controllo chimico, in modo da condurre la desolforazione e la dissodazione massima, senza dimenticare la cosiddetta “colata non affrettata”. Durante la colata, poi, si utilizzano delle lingottiere calde, così da poter ritardare quanto più possibile il processo della solidificazione del prodotto e dare quindi modo ai gas e alle altre inclusioni non metalliche di venire a galla.

Agrilevante 2011, la fiera dei macchinari agricoli

Dalla giornata di ieri e fino a domenica Bari sarà letteralmente invasa dai macchinari agricoli: è infatti appena iniziata Agrilevante, l’esposizione internazionale di tecnologie destinate al settore primario, un’occasione fondamentale per discutere e conoscere gli argomenti maggiormente legati a tale ambito. I numeri di questa fiera possono dare l’idea delle dimensioni e della sua importanza: gli espositori saranno ben 230, mentre i modelli destinati all’esposizione circa cinquemila, senza dimenticare le varie attrezzature industriali. L’ingresso gratuito, poi, dovrebbe garantire un afflusso di visitatori davvero imponente.

Resistenza dei materiali: la prova di durezza Rockwell

La prova di durezza Rockwell è una delle più importanti a livello industriale per testare la resistenza dei materiali. Questa prova si svolge andando a comprimere la superficie del materiale stesso da provare mediante un penetratore (costituito da una sfera o da un cono), sottoposto all’azione di un carico prestabilito e misurando l’approfondimento del penetratore stesso: la durezza Rockwell può essere determinate mediante il penetratore a sfera oppure con un penetratore a cono. Vi sono due specifiche formule in tal senso, rispettivamente ai valori 130 e 100 deve essere sottratto l’approfondimento del penetratore, il quale viene ad essere determinato secondo specifiche modalità.

Acciaio: le varie fasi del rinvenimento

Il rinvenimento dell’acciaio consiste anzitutto nel riscaldamento al di sotto dell’inizio della trasformazione a caldo del metallo stesso: quest’ultimo, comunque, deve avere subito in via preventiva una tempra, così da far avvenire parzialmente o totalmente le trasformazioni strutturali che la tempra stessa ha ostacolate. Gli scopi di questo procedimento sono tre: prima di tutto, lo si attua per eliminare le tensioni interne ed effettuare una stabilizzazione della struttura, così da evitare successive pregiudizievoli deformazioni. Inoltre, si possono ridurre la fragilità e la rigidità che si riferiscono alle strutture di tempra di grande durezza.