Il Kazakistan potenzierà il suo complesso agro-industriale

Il Ministero dell’Agricoltura del Kazakistan è stato il luogo scelto per un importante meeting di lavoro: ad Astana, infatti, si sono incontrati i rappresentanti dello stesso dicastero e i deputati del Partito Comunista locale per discutere in merito al programma che prevede la costruzione di un complesso agro-industriale. Il progetto in questione prevede che sia sfruttato un arco temporale piuttosto lungo, vale a dire dal 2013 al 2020 per la precisione. Si è capito fondamentalmente che la crescita costante della produzione in termini di nuovi valori di mercato è senz’altro un tratto distintivo del settore primario di questo stato: la produttività e il lavoro si stanno accrescendo, dunque c’è bisogno di maggiori fondi e di dar vita a infrastrutture di tale tipo.

Rivoluzione Industriale: i primi sviluppi dell’energia a vapore

La produzione e l’utilizzo di macchine a vapore nel corso delle prime fasi della Rivoluzione Industriale rappresenta uno degli aspetti maggiormente approfonditi da studiosi ed economisti. In effetti, si tratta di un periodo temporale ben preciso, il quale non supera il 1800, con la maggior parte dei materiali che possono essere datati non più tardi del 1790: sono, poi, due le regioni del Regno Unito in cui si può approfondire la questione, vale a dire il Lancashire e il distretto di Manchester. Anzitutto, bisogna precisare che Matthew Boulton e James Watt erano riusciti a conquistare il monopolio della costruzione di macchine a vapore, ma questo non vuol dire che furono impedite altre costruzioni di macchinari, in particolare basandosi sui modelli di Newcomen e Savery.

Industria siderurgica: l’estrazione e la produzione del ferro

Il ferro è contenuto in numerosi minerali che per essere utilizzabili dal punto di vista industriale devono contenere almeno il 40% del metallo stesso. Dei vari minerali in questione, quelli da sfruttare in modo diretto in ambito siderurgico sono senza dubbio gli ossidi anidri, o idratati; i carbonati, invece, devono essere preventivamente arrostiti e trasformati in ossidi, lo stesso trattamento che ricevono i solfuri. I minerali industrialmente più importanti sono la magnetite, l’ematite, la limonite, la siderite (carbonato di ferro, con il 48,23% di quest’ultimo). Essi, però, contengono quasi sempre una certa quantità di impurità, la quale assume il nome di “ganga”, per cui la percentuale effettiva di ferro è minore di quella teorica.

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Caratteristiche e funzionamento della mola industriale

Il funzionamento della mola è semplice, ma essenziale per molti tipi di industria: in effetti, si tratta dell’utensile politagliente che presenta degli spigoli di taglio (in gran numero e affiancati tra di loro), costituiti a loro volta da altrettanti granelli abrasivi, i quali sono in grado di asportare i trucioli delle dimensioni più piccole. Sono almeno tre le operazioni industriali in cui sono impiegate le mole. La prima di esse consiste appunto nella molatura, in cui si richiede una semplice asportazione di materiale senza esigenze di finitura e di precisione (il tipico esempio è quello della sbavatura relativa alle fusioni).

Automazione industriale: il ricordo di Franco Sartorio

Franco Sartorio, uno dei pionieri dell’automazione industriale, se n’è andato all’età di ottanta anni e dopo una lunga malattia: non si può non ricordare la figura di questo manager e soprattutto il suo curriculum ricco di esperienze importanti. La sua laurea in Ingegneria Elettrotecnica lo ha dapprima portato ad essere uno dei più giovani dirigenti della Fiat, ma il suo nome è indissolubilmente legato, insieme a quelli di Luigi Lazzaroni e di Giorgio Minucciani, alla fondazione della Digital Electronic Automation (Dea) a Moncalieri. L’intento iniziale fu quello di applicare l’elettronica ai processi produttivi, in particolare alla metrologia di tipo dimensionale.

L’impiego della molibdenite come lubrificante industriale

Se si volesse stilare una classifica dei migliori lubrificanti che si possono trovare a livello industriale, la molibdenite occuperebbe senza dubbio uno dei primi posti: si tratta, infatti, del minerale che viene impiegato proprio in questa maniera, visto che presenta il vantaggio di resistere alle temperature più elevate e alle pressioni, due fattispecie che fanno perdere ai lubrificanti convenzionali il loro tipico potere. La molibdenite rappresenta un lubrificante solido. In pratica, quelli di uso più comune sono anche la grafite, l’ossido di piombo e alcuni ossidi metallici, i quali però spesso non permettono di risolvere in modo soddisfacente i problemi della tecnica moderna.

Chimica industriale: tutte le funzioni dei tannini

I tannini sono quei composti che sono contenuti in numerosi vegetali e la cui caratteristica essenziale è quella di combinarsi in maniera perfetta con le proteine della pelle: in questo modo, si va a formare il cuoio, quindi partendo dalla chimica industriale si arriva a soddisfare l’esigenza di un altro settore manifatturiero molto importante. Essi possono essere rinvenuti in percentuali molto elevate o, comunque, utilizzabili dal punto di vista industriale. Gli esempi più classici in questo senso sono quelli della corteccia delle querce, di alcune acacie e talvolta anche delle conifere; in aggiunta, non si possono dimenticare le foglie di sommacco, il legno di quebraco rosso e di castagno, i frutti di mirabolano, le radici e spesso anche nelle formazioni patologiche (come le galle, le quali ne sono particolarmente ricche).

Giornata sulle miniere: le iniziative del Parco Minerario Floristella

Le ventiquattro ore di ieri e quelle odierne sono dedicate in tutta Italia alla quarta edizione della Giornata Nazionale sulle Miniere: uno degli eventi più interessanti previsti proprio per oggi è quello di cui potranno beneficiare i cittadini siciliani. In effetti, l’opportunità viene messa a disposizione dal Parco Minerario Floristella-Grottacalda, una testimonianza davvero interessante e incredibile di cosa sia l’archeologia industriale nel nostro paese, oltre che esempio fondamentale per quel che riguarda la tutela dell’ambiente. Sono varie la manifestazioni organizzate da questa struttura, la quale sorge a Valguarnera, in provincia di Enna.

Un nuovo piano industriale per la Ferrosud di Matera

Gli ultimi anni della Ferrosud di Matera hanno messo in luce un triste e lento declino: si sta facendo riferimento all’azienda che si occupa soprattutto di costruzioni meccaniche destinate al settore ferrotranviario, una sorta di “simbolo” per la città dei sassi. Ora, però, si sta provvedendo a un opportuno rilancio tramite un piano industriale piuttosto articolato. Quest’ultimo, infatti, prevede che le risorse da sfruttare siano quelle interne, cercando di creare nuove occupazioni e posti di lavoro in un momento così difficile dal punto di vista economico. La Regione Basilicata si è ormai convinta della validità del progetto e intende proseguire con decisione su questo tracciato.

La bonifica ambientale dell’ex area industriale di Crotone

Il comune di Crotone ha deciso di incentrare gran parte delle proprie politiche attuali e future sulle bonifiche ambientali: non è un caso, infatti, che siano sempre più numerosi gli incontri tecnici che affrontano tale argomento, con l’ultima conferenza del municipio calabrese che si è focalizzata sulla messa in sicurezza delle discariche a mare. In aggiunta, non è stata nemmeno dimenticata la possibile riconversione “verde” dell’ex area industriale, una misura necessaria se si intende proseguire su questa strada. Non potevano mancare il primo cittadino crotonese, Giuseppe Vallone, ma anche il numero uno della Commissione Consiliare Ambiente, Michele Marseglia, oltre ad alcuni tecnici degli enti locali e dell’Eni.