Che cosa hanno in comune due paesi come Nigeria e Olanda? Molto, se si ragiona in termini economici: in effetti, la nazione africana sta tentando di migliorare la propria crescita finanziaria e quella del mercato del lavoro, dunque è stata scelta dai Paesi Bassi come partner ideale per l’istituzione del parco agro-industriale nigeriano. L’accordo è stato perfezionato in occasione dell’incontro tra il ministro dell’Industria, del Commercio e degli Investimenti della Nigeria, Olusegun Aganga, e il suo omonimo olandese, Lilianne Ploumen, più precisamente nel corso del Nigeria-Netherlands Business and Investment Forum dell’Aia.
Redazione
La seconda vita della Fabbrica della Birra Perugia
Una presentazione che lascia ben sperare: l’archeologia industriale della città di Perugia può rivivere una fase più moderna grazie a Birra Perugia, una impresa nuova di zecca e attiva nella lavorazione e commercializzazione della birra di tipo artigianale, che però rappresenta una rivisitazione di un marchio storico, risalente addirittura al 1875. Non è un caso che l’evento in questione sia stato organizzato presso la sede dell’antico birrificio, proprio nella zona in cui esso sorgeva all’inizio del XX secolo. Si è trattato di un gruppo di giovani che ha voluto restituire alla città umbra un pezzo importante della sua storia industriale.
AIN: Roberto Francoli è il nuovo presidente del Comitato Piccola Industria
Sarà Roberto Francoli il nuovo numero uno del Comitato per la Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Novara: si tratta di colui che ricopre il ruolo di amministratore delegato nella spa Distillerie Fratelli Francoli, azienda familiare attiva in campo enologico e che ha sede in quel di Ghemme (provincia di Novara per l’appunto). L’incarico riguarda i quattro anni compresi tra il 2013 attualmente in corso e il 2017. Si conosce anche il nome del vicepresidente del comitato in questione, vale a dire Stefano Arrigoni, il quale fa capo a un’altra impresa famigliare, la Fides Srl, attiva nel settore edile e nella costruzione di capannoni industriali per la precisione.
L’elettromandrino ES333 di HSD
È targato HSD il nuovissimo elettromandrino ES333, un macchinario industriale che si caratterizza per diverse particolarità molto interessanti. La spa di Pesaro, la quale è attiva nel distretto locale del mobile ed è celebre per la lavorazione del legno, ha progettato uno strumento che risulterà molto utile per quei lavori che hanno bisogno di incisioni e finitura ad altissima precisione. Ovviamente, si sta facendo riferimento a metalli come l’alluminio, l’acciaio temperato e le cosiddette leghe composite (rame e ottone per intenderci). Le lavorazioni di cui si sta parlando, inoltre, potranno diventare ancora più ottimali grazie al suo particolare attacco, alla potenza e alla velocità di rotazione che è davvero molto alta.
Ocme e il nuovo sistema industriale DryBlock dai mille vantaggi
Ocme, azienda parmigiana fondata nel 1954 e attiva nello sviluppo di tecnologie per il riempimento, il confezionamento e la palettizzazione, si è segnalata in questi ultimi tempi per DryBlock. Si tratta di un sistema molto vantaggioso per quel che riguarda le fasi che riguardano il confezionamento, partendo dal riempimento della bottiglia fino ad arrivare alla logistica di magazzino. In pratica, momenti industriali strategici e fondamentali come l’etichettatura e la già citata palettizzazione, beneficiano di una soluzione unica, un blocco singolo. Quali sono esattamente i punti a favore di una scelta del genere?
Archeologia industriale: l’ambizioso progetto per le Officine Benelli di Pesaro
Uno degli esempi più riusciti di riutilizzo dell’archeologia industriale delle Marche è approdato niente meno che a Bruxelles: in effetti, due giorni fa si è concluso il corso di formazione presso il Parlamento Europeo, una occasione sfruttata per parlare del caso delle Officine Benelli. Si tratta di un edificio che a Pesaro ha rappresentato la sede della Fabbrica Motociclistica Benelli. Il suo restauro ha consentito ora di far diventare tutto ciò un luogo in cui la cultura la fa da padrona. Tra l’altro, c’è da sottolineare come il patrimonio industriale del comune marchigiano non sia poi così ricco, dunque le officine in questione sono state un vero e proprio vanto, in quanto un ricordo indelebile dell’azienda metalmeccanica che ha segnato la storia industriale cittadina.
Design industriale: le ultime esperienze degli studenti al Cemi
Il Centro Europeo di Modellismo Industriale (Cemi) di Savigliano ha continuato ad accogliere classi scolastiche e studenti, una occasione molto utile e importante per sviluppare idee e progetti. L’ultima iniziativa in questo senso, infatti, è stata quella che ha coinvolto l’Istituto di Istruzione Superiore Soleri-Bertone di Saluzzo (provincia di Cuneo), sfruttando la collaborazione tra la scuola stessa, l’agenzia formativa AgenForm e il Centro per l’Impiego locale. In particolare, l’appuntamento in questione ha riguardato gli studenti che hanno frequentato il Corso di Arte del Legno, i quali hanno potuto concordare e decidere le idee che poi saranno realizzate nei laboratori del centro stesso.
Come si ripara il buco di una marmitta
I danni provocati dalla corrosione, negli impianti di scarico per essere precisi, si manifestano prima di tutto nei punti in cui i gas di scarico del motore arrivano già raffreddati, andando a depositare gli agenti aggressivi sulle pareti interne. In genere, la marmitta che si trova in posizione posteriore quella che viene corrosa per prima. Nel caso in cui il resto dell’impianto si trovi ancora in buono stato, allora vale la pena di procedere con la riparazione, applicando un mastice speciale e l’apposita fasciatura che si trova in vendita nei negozi di accessori per auto. Il mastice e la fascia in questione, inoltre, devono esser fatti asciugare all’aria aperta.
Fabbrica di carta: i libri che raccontano l’Italia industriale
Fabbrica di carta: il nome è piuttosto evocativo, visto che si tratta di un volume molto interessate, edito da non molto da Laterza, a cura di Giorgio Bigatti e Giuseppe Lupo. Come recita il sottotitolo, si sta parlando di “libri che raccontano l’Italia industriale”, dunque con tale pubblicazione si ripercorre la storia della nostra industria dagli anni Trenta fino ai giorni nostri, con molti passi e racconti di scrittori. Lupo è professore di Letteratura Italiana presso l’Università Cattolica di Milano, mentre Bigatti insegna Storia Economica alla Bocconi, di conseguenza le loro competenze si sono fuse in maniera ideale.
L’archeologia industriale dell’isola di Malta
Una settimana fa si è tenuta a Malta una conferenza sul patrimonio industriale dell’isola mediterranea: il titolo di questa conferenza, “Approcci all’eredità industriale maltese: cosa funziona?”, fa intendere come ci si sia concentrati su aspetti piuttosto particolari del passato industriale di Malta, in modo da poter ottenere il giusto apprezzamento dalle generazioni future. L’organizzazione è stata curata dalla The Farsons Foundation, in collaborazione con il Dipartimento del Patrimonio Industriale dell’Università di Malta. Dopo un’ampia introduzione dedicata alla Rivoluzione Industriale britannica del XVIII secolo, è stato il momento di parlare delle eredità che sono state lasciate nel territorio in questione.