La giornata odierna sarà una delle più intense (la chiusura è prevista per domani) del workshop “Fluidcity”, evento cominciato una settimana fa e che è stato organizzato dall’Ordine degli Architetti di Salerno insieme al comune di Pontecagnano-Faiano. Gli studi e gli incontri si stanno svolgendo tutti presso l’ex tabacchificio Centola, interessante esempio di archeologia industriale. Non è un caso, quindi, che proprio oggi verrà proposta la mostra intitolata “I tabacchifici della Piana del Sele: una rete produttiva dismessa che collega identità separate in un’unica matrice culturale-produttiva”.
Redazione
A Lecco la presentazione di un volume sulla storia dell’industria locale
Francesco D’Alessio è l’autore di un volume molto interessante dedicato all’industria della città di Lecco: il libro in questione, il cui titolo esatto è “Un industrioso cammino”, verrà presentato dalla sezione locale di Confindustria il prossimo 14 maggio, dunque fra tre giorni esatti. Che cosa è stato descritto esattamente? Si sta parlando di circa trecento pagine che tentano di ricostruire la storia, le varie vicende e i protagonisti più significativi del mondo imprenditoriale presente nel comune lombardo. D’Alessio è riuscito a proiettare il suo racconto dal ‘700 fino a oggi.
La scelta dei nomi delle strade per la zona industriale di Casarano
A Casarano (provincia di Lecce) si fa fatica a trovare un nome adeguato alle strade che caratterizzano la zona industriale: il comune pugliese si è posto l’obiettivo di risolvere tale problema nel più breve tempo possibile, come anche la Commissione Consultiva per la Toponomastica. Ecco perché si è scelto di affidarsi direttamente all’intuito dei cittadini, visto che ogni soggetto che abbia delle proposte da fare in questo senso, avrà tempo fino al prossimo 30 maggio, in modo da suggerire i nomi che mancano. Non bisognerà sbizzarrirsi troppo però.
Convenzione scuola-lavoro per l’Itis Lucarelli di Benevento
L’Istituto Tecnico Industriale Giovan Battista Bosco Lucarelli di Benevento si dimostra una delle realtà scolastiche italiane più attente al futuro dei propri studenti: un esempio importante in questo senso si è già avuto almeno due volte quest’anno. A gennaio, in particolare, l’istituto campano ha dato vita a un interessante “open-day”, un modo per far conoscere quelle che sono le attività formative e le varie collaborazioni. In aggiunta, poco più di un mese fa, il Bosco Lucarelli è balzato agli onori delle cronache per la creazione di una società di capitali, la Iti Bag Spa, oltre che per l’invenzione di un dispositivo molto utile, il Cyp (Change Your Phone).
Campagna Lupia: domenica una visita guidata per scoprire l’impianto idrovoro
La frazione Lova è una delle due che fa parte del comune di Campagna Lupia (l’altra è Lughetto per la precisione), piccolo centro in provincia di Venezia. È proprio qui che è attivo da tempo uno splendido esemplare che arricchisce l’archeologia industriale del nostro paese. In effetti, si tratta di un impianto idrovoro che vanta moltissimi anni di storia, per lo meno quella che riguarda la bonifica della città lagunare. Il 12 maggio prossimo, dunque questa domenica, ci sarà l’occasione per conoscere meglio questo racconto industriale, visto che ogni dettaglio sarà illustrato nel corso della passeggiata in bicicletta promossa dall’associazione culturale Dafne.
L’Itis Fermi di Lucca festeggia il suo mezzo secolo di vita
Mezzo secolo e non sentirlo: l’Istituto Tecnico Industriale Enrico Fermi di Lucca ha compiuto cinquanta anni, un evento che non poteva non essere ricordato in maniera degna. In effetti, sono state organizzate diverse iniziative, le quali hanno coinvolto tutto il comune toscano e le autorità cittadine (provincia e comune in primis). Si tratta di celebrazioni che sono cominciate sabato scorso e che termineranno addirittura il prossimo 7 giugno. Tre giorni fa, ad esempio, è stato consegnato il cosiddetto “smeriglio”, vale a dire un cannone del XVI secolo realizzato dall’istituto in questione e a cura di diversi docenti all’Opera delle Mura.
Pompe industriali: Egger presenta la nuova ventola Turo Ta
L’ultima novità industriale lanciata da Egger & Co., società svizzera specializzata soprattutto nella manifattura di pompe centrifughe, si chiama Turo Ta. In pratica, si tratta di una ventola molto speciale da utilizzare appunto per il pompaggio delle acque reflue e di quelle “grezze”: la soluzione a cui si sta facendo riferimento è indicata soprattutto per quei comuni che presentano dei livelli elevati di concentrazione tessile, i quali tendono poi ad avvolgersi attorno alle piccole lamiere. La particolarità di Turo Ta consiste nel fatto che è essa è integrata in maniera completa nel sistema modulare delle pompe stesse.
La nuova serie B300 dei carrelli elevatori Cesab
La Cesab Material Handling Europe, società che ha sede a Bruxelles e che è nata nel 2009 come parte del Toyota Material Handling Group, ha appena presentato tre nuovi carrelli elevatori della serie B300. I macchinari industriali in questione sono stati presentati con una certa enfasi. In effetti, essi promettono di risolvere diversi problemi, in primis l’annosa scelta tra la manovrabilità e le prestazioni (si è spesso preferito privilegiare l’una a discapito delle altre). Con i carrelli in questione, il gruppo belga ha promesso di poter avere entrambe nello stesso momento.
Come la glicerina può rendere più puliti i processi industriali
Una ricerca ha messo in luce come la glicerina e altri sottoprodotti della produzione dei biocarburanti possano essere convertiti in catalizzatori per processi industriali più verdi e meno inquinanti: ora, questa stessa ricerca sta per beneficiare di un importante riconoscimento, vale a dire il 2013 Glycerine Innovation Award. Tale premio annuale viene sponsorizzato da due istituzioni importanti come l’American Cleaning Institute e il National Biodiesel Board. Il merito della ricerca si deve soprattutto a Prabhavathi Devi del Centre for Lipid Research presso il Csir indiano.
Archeologia industriale: la storia affascinante della Filanda del Forno
Verso la fine del XIX secolo, la Filanda del Forno era molto attiva come cotonificio tra la Toscana e la Liguria: dopo la chiusura delle attività e la distruzione da parte dei tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, questo edificio è stato travolto da un declino e una incuria costanti. Ora, però, qualcosa sta cambiando, visto che la Filanda è stata riconsegnata direttamente alla collettività. Gli ultimi decenni non sono stati certo esemplari: in effetti, bisogna ricordare il 1983, quando vi fu l’ingresso a pieno diritto nel patrimonio del Comune di Massa, per poi ospitare la sede del Parco Regionale delle Alpi Apuane.