La sigla Ziu sta a identificare la Zona Industriale Udinese: quest’ultima sta per investire in maniera adeguata, una operazione che si è resa necessaria per affrontare nel migliore dei modi la fase successiva alla crisi economica. Il cda e l’assemblea dei soci sono comunque ottimisti e hanno le idee ben chiare da questo punto di vista. Nello specifico, si punta ad adottare la variante numero quattro al Pti (Piano Territoriali Infraregionale), vale a dire l’ampliamento della zona di circa quarantaquattro ettari (l’estensione complessiva sarà pari a 519 ettari per la precisione). La maggior parte dell’ampliamento di cui si sta parlando si trova esattamente nel comune di Udine.
Redazione
Industria tessile: il candeggio
Nell’ambito dell’industria tessile, il candeggio, detto anche “sbianca” o “imbianchimento”, è l’operazione che ha lo scopo di allontanare le sostanze coloranti naturali dalle fibre tessili, dai filati oppure dai tessuti. La sbianca può essere naturale (detta “sbianca al prato”), ma anche chimica. Nel primo caso, si espongono per molti giorni, in alcuni casi per qualche mese, su dei prati umidi i tessuti distesi, in modo che i composti perossigenati dell’atmosfera e la luce riescano a distruggere a poco a poco le sostanze coloranti. Questo sistema è però limitato ad alcuni articoli speciali che sono assai delicati, sui quali non sarebbe conveniente far agire i comuni sbiancanti chimici che hanno un’azione troppo energica e rapida.
La Nigeria bloccherà le importazioni di zucchero da gennaio
La Nigeria ha annunciato che le proprie importazioni di zucchero, specialmente quello grezzo, saranno ufficialmente vietate a partire dal prossimo 1° gennaio: la scelta, che a prima vista può sembrare esagerata, rappresenta una delle conseguenze principali del piano predisposto dalla nazione africana per realizzare la propria “Rivoluzione Industriale”, utile per migliorare la situazione dal punto di vista economico. Come ha spiegato Olusegun Aganga, ministro del Commercio nigeriano, il nuovo piano che coinvolge lo zucchero ha a che fare con quello venduto al dettaglio.
Lubrificazione industriale: il sistema Lubricus di Gruetzner Gmbh
Gruetzner Gmbh ha approntato una moderna tecnologia per la lubrificazione industriale, mettendo a disposizione Lubricus: si tratta di un sistema che si presenta in maniera estremamente compatta e che risulta essere molto utile per le unità usate per oli e grassi. Il sistema predisposto dal gruppo di Norimberga funziona in due modi, vale a dire sia autonomamente che con una apposita batteria, sfruttando nello specifico un voltaggio esterno. Tra l’altro, Lubricus vanta due scarichi, i quali si chiamano Lub-B e Lub-V; questo vuol dire che il sistema in questione può essere collocato in maniera idonea per le applicazioni con diversi punti relativi alla lubrificazione.
Industria tessile: la IDB finanzia una compagnia manifatturiera ad Haiti
La Inter-American Development Bank ha approvato in via ufficiale un prestito superiore al miliardo di dollari per sostenere una nuova compagnia manifatturiera ad Haiti: la società in questione, già denominata Industrial Revolution II LP (l’acronimo esatto è IRII), dovrebbe essere in grado di ammodernare ed equipaggiare in maniera adeguata lo stabilimento tessile di Port-au-Prince. In aggiunta, la compagnia potrebbe diventare in breve tempo la base per lo sviluppo della cosiddetta piramide economica. Insomma, a quasi tre anni dal terribile sisma che ha colpito il povero stato caraibico, le prospettive sono leggermente migliorate.
Inquinamento industriale: l’Epa si concentra su caldaie e inceneritori
La Environmental Protection Agency, agenzia americana che svolge attività di tutela e protezione dell’ambiente (meglio nota con l’acronimo Epa), ha introdotto delle regole nuove di zecca che hanno un preciso obiettivo: in effetti, si punta con convinzione a ridurre l’inquinamento tossico dell’aria causato dalle caldaie e dagli inceneritori industriali. Di conseguenza, in questo modo si punta a offrire un settore industriale caratterizzato da una maggiore flessibilità e da un sensibile ridimensionamento dei costi. Secondo quanto affermato dall’amministrazione Obama, tra l’altro, oltre 1,5 milioni di caldaie presenti in tutti gli Stati Uniti non sono coperte e regolamentate da alcuna legge.
L’illuminazione industriale offerta da Waldmann
Waldmann, compagnia americana specializzata nella produzione e commercializzazione di luminarie, ha sviluppato una interessante serie di sistemi che consentono diverse possibilità per quel che concerne l’illuminazione, sia individuale che quella destinata agli ambienti industriali. Il nome scelto per questa nuova “famiglia” è quello di Tameto. Volendo essere ancora più precisi, si sta facendo riferimento a delle varianti del settore che includono le lampade fluorescenti T5 oppure i Led, senza dimenticare le numerose opportunità offerte dai collegamenti, dalle lunghezze di molti tipi e dai livelli di produzione che sono consentiti.
Mal’aria Industriale 2012: il caso della Sicilia
Un rapporto davvero interessante e preoccupante allo stesso tempo: è questa la sintesi che si può fare di “Mal’aria Industriale 2012”, il rapporto di Legambiente che è stato presentato ieri a Priolo Gargallo (provincia di Siracusa) in merito all’inquinamento atmosferico provocato dalle industrie. In Sicilia, infatti, sono state registrate emissioni molto pericolose e i monitoraggi e i controlli risultano essere troppo lenti. Quali siti sono stati messi al centro di tale dossier? L’isola meridionale è ai primi posti della classifica di emissioni inquinanti, dannose per la salute: purtroppo, però, molti stabilimenti petrolchimici e termoelettrici sono ancora intoccabili.
Gli sgravi fiscali dell’Azerbaigian per i parchi industriali
L’obiettivo più importante rimane quello di assicurare il corretto ed efficace sviluppo dei parchi industriali e tecnologici: è proprio per questo motivo che l’Azerbaigian ha deciso di applicare i massimi benefici fiscali in questo senso, anche senza alcun tipo di termine temporale. Il privilegio, dunque, sarebbe davvero evidente. Come ha spiegato Natig Amirov, vice ministro per il Fisco del paese caucasico, nel corso della discussione sugli emendamenti al cosiddetto Tax Code in Parlamento, il governo di Baku nutre delle speranze molto concrete.
Vasto: il comitato cittadino dice no agli insediamenti industriali
Il rifiuto non poteva essere più esplicito: il comitato cittadino di Vasto (Chieti) che è sorto per tutelare l’ambiente e il territorio della città abruzzese, ha detto no ai nuovi insediamenti industriali che avrebbero dovuto caratterizzare la zona di Punta Penna. Il motivo è presto detto. Secondo questo stesso comitato, infatti, è diventato sempre più complicato far convivere una zona industriale come quella in questione e la vicina riserva naturalistica di Punta Aderci. Non è comunque la prima volta in assoluto che si insiste su tale punto. Che cosa è che non convince nello specifico? Non c’è nulla contro il tessuto industriale già esistente e costituito da un piccolo numero di aziende di grandi dimensioni, vale a dire le Industrie Chimiche Puccioni, la Eco Fox (lubrificanti e carburanti) e i numerosi insediamenti di tipo commerciale.