Il Csi della Provincia di Matera ha il suo periodico d’informazione

Matera Industria e Territorio: è questo il nome che è stato scelto per il periodico nuovo di zecca che andrà ad aggiornare le informazioni relative al consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera (il cosiddetto Csi). Il giornale ha già pubblicato il suo primo numero e avrà una cadenza mensile per quel che concerne la diffusione tramite internet. In effetti, il classico portale dell’ente in questione (Consorzioindustrialematera.it) ospiterà al suo interno questa novità molto interessante. In aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno l’utile newsletter, la quale consentirà di tenere informati tutti coloro che si andranno a iscrivere e che avranno intenzione di ricevere questo giornale nei vari numeri che seguiranno.

Chimica industriale: i composti aliciclici

I composti aliciclici rivestono una grande importanza industriale, in particolare dal punto di vista del settore chimico: si tratta appunto di composti che, pur essendo dotati di una molecola con una struttura ad anelli ( a tre o a più atomi di carbonio per la precisione), hanno il comportamento chimico dei composti alifatici. Questi ultimi, infatti, sono di tipo organico e risultano legati tra loro, andando a formare una catena aperta o ramificata (i tipici esempi di tali composti sono senza dubbio gli alcani, gli alcheni, gli alchini e tutti i loro derivati, allargando il discorso in generale agli idrocarburi).

Archeologia industriale: la mostra sull’ex Zuccherificio di Classe

Il nome è tutto un programma: la mostra che è stata messa a disposizione dalla Cassa di Risparmio di Ravenna nella nuova galleria di collegamento tra Piazza del Popolo e Piazza delle Antiche Carceri si chiama “Dulcis in fundo, Classe e le sue radici: storia di un’avventura industriale tra ‘800 e ‘900”. In pratica, come si sarà intuito dal riferimento “gastronomico”, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di percorrere idealmente un itinerario di tipo storico e documentario sullo zuccherificio di Classe che si trova proprio nella città romagnola e, più in generale, sull’industria saccarifera.

Industria meccanica: come si realizza l’alettatura

L’alettatura è quel procedimento meccanico-industriale che consiste nell’applicare a delle caldaie e tubi le cosiddette alette di raffreddamento: l’obiettivo è quello di aumentarne la superficie di irradiazione termica. Di solito, possiamo rinvenire queste alette nei motori a combustione interna che sono raffreddati ad aria, visto che servono a facilitare la cessione all’ambiente esterno di una parte del calore, prodotto dalla combustione e dagli attriti, non trasformato in lavoro meccanico. Nelle caldaie, dunque, l’alettatura si può ottenere in maniera diretta dalla fusione, oppure attraverso un’opportuna saldatura.

Industria navale: le alette di rollio

Le alette di rollio sono delle sporgenze lamellari fissate di taglio longitudinale sui due lati della carena della nave: la lunghezza è pari a circa il 30% di quella che si ha al galleggiamento del mezzo. La loro superficie attiva (circa il 7% dell’area di galleggiamento per la precisione), inoltre, ha lo scopo di mitigare il rollio sia per diretta resistenza all’acqua che per la massa di acqua da spostare durante il moto oscillatorio della carena. Nelle navi di piccolo tonnellaggio, l’entità del rollio può avere una diminuzione di circa il 40%; per non essere d’intralcio alla manovra di ormeggio o all’attracco e per evitare urti contro banchine o altri ostacoli , le alette hanno un’altezza e una larghezza tali da essere contenute nel parallelepipedo circoscritto alla sezione maestra della nave stessa.

Siracusa: il progetto degli Itinerari di Turismo Industriale

La mattinata odierna è stata dedicata presso la Sala Stampa Archimede del comune di Siracusa alla presentazione del progetto denominato Iti, acronimo che sta a indicare gli Itinerari di Turismo Industriale: di cosa si tratta esattamente? Questo progetto ha trionfato nella competizione che l’ha visto coinvolto insieme ad altri trenta finalisti, in relazione al bando CheFare. L’iniziativa del comune siciliano si propone in maniera molto innovativa come una vera e propria rivalutazione del territorio, un obiettivo da ottenere facendo convivere i vari attori per quel che riguarda la sostenibilità ambientale e la fruizione dal punto di vista culturale.

Design industriale: bandito un concorso per realizzare in serie una pipa

Un concorso di idee di disegno industriale per progettare e produrre una pipa in serie: è questa l’iniziativa che è stata promossa con estremo interesse dall’Associazione Culturale Genius Loci Architettura, la quale ha sede a Caltanissetta. Il bando è appena stato reso noto e l’obiettivo è quello di dar vita a una pipa sfruttando la radica di erica arborea, vale a dire il materiale che viene usato da un’azienda che si trova sempre nella città siciliana, la Amorelli Pipe. La partecipazione al concorso è stata aperta agli architetti, ai designer e agli artisti, ma anche a coloro che sono appassionati di questo oggetto così particolare per il fumo del tabacco e gli studenti che sono iscritti a corsi di formazione scolastica o universitaria (indirizzo artistico o architettonico).

In Perù l’inquinamento industriale è sempre più pericoloso

Il progresso industriale di cui si è reso protagonista il Perù sta rivelando una faccia della medaglia davvero negativa: in particolare, sono sempre più numerose le proteste per l’inquinamento provocato dalle fabbriche, il quale ha contaminato le risorse idriche del sottosuolo. Come è noto, la nazione andina dipende economicamente dalle esportazioni di minerali e di altre materie prime, tra cui si può citare senza dubbio l’oro. Ecco perché gli investitori vengono attratti da tutte queste risorse naturali e l’amministrazione del presidente Ollanta Humala vi ha fatto largo affidamento. Questi stessi investitori vogliono intraprendere una collaborazione proficua con il paese sudamericano, ma le proteste dei gruppi rurali e delle associazioni ambientaliste sono state un vero e proprio deterrente.

Rifiuti industriali: accordo tra Confindustria e Provincia di Alessandria

La Provincia di Alessandria si è impegnata, insieme a Confindustria, a mappare i centri di raccolta, di recupero e di smaltimento dei rifiuti industriali: in effetti, la giunta in questione ha approvato ufficialmente il protocollo d’intesa che prevede la corretta gestione e il recupero di questi rifiuti, visto che le difficoltà riscontrate negli ultimi anni sono state evidenti. In pratica, il territorio della provincia piemontese si è caratterizzato per un gran numero di imprese che sono consapevoli di quelle che sono le normative in vigore dal punto di vista ambientale (con un particolare riferimento proprio per la gestione dei rifiuti), ma l’applicazione vera e propria è tutta un’altra cosa.