I dissalatori e i sistemi potabilizzatori di Tecnicomar

Tecnicomar è l’azienda siciliana che è riuscita a conquistare una importante leadership mondiale per quel che riguarda le soluzioni relative all’acqua potabile: il gruppo di Marsala è stato fondato nel 1978 e da allora è cominciata la progettazione e realizzazione di dissalatori e potabilizzatori che fossero piuttosto avanzati dal punto di vista tecnologico. Gli utilizzi principali sono quelli civili, industriali e anche nautici, dunque i settori coinvolti sono diversi.

Le cinque opere per riqualificare l’area industriale di Montramito

Diciannove milioni di euro: ammonta a tanto denaro la riqualificazione ambientale dell’area industriale di Montramito, frazione del comune di Massarosa (Lucca). L’obiettivo di quelli che saranno cinque interventi complessivi è quello di far letteralmente rinascere il sito in questione, in modo che possa avere una seconda e proficua occasione. La conferenza stampa che ha illustrato tutti i dettagli del piano risale a tre giorni fa, quando la cittadinanza e le imprese hanno potuto conoscere cosa verrà realizzato di preciso.

Passi in avanti per la bonifica e la reindustrializzazione dell’area di Bussi

La giornata di ieri è stata a dir poco campale per l’area industriale di Bussi sul Tirino (piccolo centro in provincia di Pescara): in effetti, tutti i soggetti che sono coinvolti nella bonifica e nella reindustrializzazione di questo sito si sono incontrati a Roma, presso l’Avvocatura dello Stato, proprio per discutere dell’argomento. Gli attori in questione sono stati Alfredo Castiglione, numero due della Regione Abruzzo, il sindaco di Bussi, Marcellino Maria Chella, il commissario Adriano Goio e i rappresentanti delle aziende impegnate in tale ambito, vale a dire Toto e Solvay.

La Regione Lombardia finanzia la bonifica dell’ex area industriale Bianchi

Una cifra molto vicina al milione di euro: è questo il finanziamento concesso dalla Regione Lombardia (990mila euro) alla città di Rho, la quale avrà ora tempo fino al 2014 per provvedere alla messa in sicurezza e alla bonifica ambientale dell’ex area industriale Bianchi, sito reso celebre dalle sue attività chimiche. La zona in questione è rimasta attiva dal punto di vista industriale per una buona porzione del secolo scorso. In effetti, l’istituzione vera e propria risale al 1907, poi negli anni Venti è stato vissuto forse il periodo più intenso, con numerose sintesi di individui chimici e la produzione di 1.500 tonnellate ogni anno di coloranti, ausiliari per il settore tessile e altri strumenti sintetici.

Manfredonia: archiviata l’infrazione per i progetti industriali

I progetti di industrializzazione che hanno coinvolto la città di Manfredonia (provincia di Foggia) hanno attirato da diverso tempo l’attenzione della Commissione Europea: proprio nelle ultime ore si è giunti all’archiviazione dell’infrazione nei confronti dell’Italia, visto che questa faccenda ha a che fare con la tutela di patrimoni naturali molto importanti, come i valloni e le steppe pedegarganiche. Robert Adam, il quale guida il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha comunicato il tutto a Angelo Riccardi, primo cittadino del comune pugliese, specificando come la chiusura dell’indagine rappresenti l’ultima pagina di dieci anni piuttosto intensi, caratterizzati comunque dall’impegno degli enti locali nel risolvere in maniera adeguata tale controversia.

Volvo è alla ricerca di un nuovo partner industriale

La scelta di una collaborazione industriale è diventata la priorità di Volvo: la casa automobilistica scandinava è infatti intenzionata a cercare con cura un partner che possa consentire la costruzione in joint venture di autovetture e suv in territorio americano. Uno dei nomi che è stato fatto è quello di Fiat, visto che il Lingotto viene considerato un alleato potenzialmente utile e strategico. Come ha affermato di recente Stefan Jacoby, amministratore delegato del gruppo svedese, quest’ultimo deve pur sempre rispettare il controllo che da qualche tempo viene esercitato dai cinesi di Zhejiang Geely, ma comunque sono stati avviati dei negoziati con diversi costruttori, in modo che la capacità produttiva americana possa essere potenziata in modo adeguato.

Ascoli Piceno: il recupero dell’area industriale ex Sgl Carbon

Ad Ascoli Piceno prende sempre più corpo la proposta Restart, la quale prevede la realizzazione di un vero e proprio polo scientifico e tecnologico: quest’ultimo servirà a riqualificare l’area industriale ex Sgl Carbon, completamente abbandonata e bisognosa di interventi urgenti. Il progetto Ascoli21 dovrà coinvolgere un numero molto ampio di attori, dalle strutture universitarie fino ai centri di ricerca, in modo da dar vita a un piano di sviluppo del territorio che sia sostenibile ed efficace. L’obiettivo principale che ci si è posti in questo caso è quello di creare un ambiente innovativo in cui aziende e istituzioni possano confrontarsi e interagire.

L’importanza del suolo per controllare l’inquinamento industriale

Il suolo svolge un ruolo molto importante per quel che concerne il controllo del futuro atmosferico del nostro pianeta, così come è stato accertato e rivelato da un recente studio: in particolare, si è capito come trovare degli ecosistemi ancora intatti e quali sono state le loro risposte agli accresciuti livelli di anidride carbonica nell’atmosfera. L’attuale quota di diossido di carbonio della Terra è pari a 390 parti per milione, ben al di sopra delle 260 che sono state quantificate in relazione all’inizio della Rivoluzione Industriale, circa trecento anni fa. In aggiunta, quello che preoccupa maggiormente è che tale soglia potrebbe arrivare fino a cinquecento parti per milioni nei prossimi decenni.

La riqualificazione ambientale dell’area di Porto Marghera

Il nome è indicativo di quello che sarà l’utilizzo futuro: il Vega Park di Porto Marghera, infatti, non è altro che il Venice Gateway for Science and Technology, una delle più interessanti riqualificazioni urbane degli ultimi tempi, la quale andrà a interessare una zona industriale che non veniva sfruttata da tanti anni, cercando di far levare sul patrimonio archeologico che è possibile rinvenire da queste parti. Le attività in questione saranno molteplici e si spazierà dal cinema alle nanotecnologie, passando anche per lo sviluppo sostenibile, i beni culturali, la ricerca e sviluppo, la cultura e lo svago.

La bonifica ambientale dell’ex area industriale di Crotone

Il comune di Crotone ha deciso di incentrare gran parte delle proprie politiche attuali e future sulle bonifiche ambientali: non è un caso, infatti, che siano sempre più numerosi gli incontri tecnici che affrontano tale argomento, con l’ultima conferenza del municipio calabrese che si è focalizzata sulla messa in sicurezza delle discariche a mare. In aggiunta, non è stata nemmeno dimenticata la possibile riconversione “verde” dell’ex area industriale, una misura necessaria se si intende proseguire su questa strada. Non potevano mancare il primo cittadino crotonese, Giuseppe Vallone, ma anche il numero uno della Commissione Consiliare Ambiente, Michele Marseglia, oltre ad alcuni tecnici degli enti locali e dell’Eni.