Tatarstan: il nuovo parco industriale di Yelabuga

La Repubblica del Tatarstan si trova all’interno della Federazione Russa ed è celebre soprattutto per la sua città più importante, Kazan. Il presidente Rustam Minnikhanov ha appena annunciato l’istituzione di un nuovo parco industriale, il quale sorgerà in quella che è la zona economica della Russia dal maggior potenziale (è stato generato un miliardo di dollari in investimenti da quando è stata aperta). Entrando maggiormente nello specifico, il Parco Tecnologico Sinergia è stato stabilito all’interno della zona economica di Alabuga ed ha già beneficiato di un’apposita cerimonia di insediamento.

Bologna: tra una settimana la visita guidata del Museo del Patrimonio Industriale

È prevista per domenica prossima una interessante e istruttiva visita guidata presso il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna: la data del 10 febbraio, infatti, è stata scelta per dar vita a questo tour, una occasione utile per conoscere le storie imprenditoriali che hanno caratterizzato la città felsinea nel XX secolo. Il periodo compreso tra l’800 e il ‘900 è stato ricco di trasformazioni e metamorfosi dal punto di vista industriale per quel che riguarda il capoluogo emiliano. Questa performance ha consentito di raggiungere una importante eccellenza soprattutto nel campo meccanico. Che cosa sarà possibile visitare grazie al Museo in questione?

Archeologia industriale: i trenta siti francesi esaminati da Smith e Belhoste

In passato dimenticato e quasi sconosciuto, oggi minacciato dall’ignoranza: non se la passa certo bene il patrimonio industriale francese, oggetto di una recente riscoperta, la quale può essere fatta risalire ad almeno due decenni fa. A Jean-François Belhoste e a Paul Smith si deve dare il merito di aver posto l’attenzione su questo argomento in più di una occasione, come sta avvenendo ultimamente, con l’esplorazione di un patrimonio in continua evoluzione, da Nord a Sud del paese. Si tratta, nello specifico, di ben trenta siti transalpini di archeologia industriale.

Inaugurata la zona industriale di Saline di Volterra

È stata inaugurata ieri con grande enfasi la nuova zona industriale di Saline di Volterra: si tratta di un progetto molto voluto e desiderato dal Comune toscano, tanto è vero che era stato uno degli oggetti principali dell’accordo tra i municipi dell’Alta Val di Cecina, fatta eccezione per Montecatini. L’evento è stato impreziosito dalla presenza di molti sindaci e vicesindaci, tra cui le rappresentanze delle amministrazioni comunali di Pomarance, Montecatini Val di Chiana, Monteverdi, Castelnuovo e Guardistallo. Non bisogna dimenticare, poi, il vescovo di Volterra, Alberto Silvani, la Provincia di Pisa, le autorità civili e militari, oltre al numero uno della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Augusto Mugellini.

Archeologia industriale: l’accordo per tutelare i siti minerari sardi

Dalla Regione Sardegna è giunta oggi l’importante firma di un accordo che prevede il rilancio in grande stile delle aree minerarie dell’isola: il governatore sardo, Ugo Cappellacci, ha sottoscritto questa intesa, la quale sarà utile per perfezionare il recupero e la valorizzazione dei siti locali, andando anche a identificare e realizzare delle infrastrutture. Queste ultime serviranno proprio per incentivare lo sviluppo del settore turistico, di quello culturale e di quello ambientale, un mix davvero interessante.

Impianti industriali: come funzionano le saline

La salina è una zona di terreno che viene preparata per l’evaporazione e la cristallizzazione frazionata di acqua salata, in genere acqua marina, da cui si ricava principalmente cloruro di sodio (appunto il sale) per effetto dell’azione del calore solare e del vento. Le saline occupano delle estensioni molto elevate di terreno pianeggiante, divise in vari ordini di vasche o bacini, i quali determinano due gruppi di superfici: uno è quello evaporante (bacini di evaporazione o caselle servitrici) e l’altro salante (caselle salanti). Nel primo caso si compie la concentrazione delle acque fino a renderle sature di cloruro di sodio, mentre nel secondo si effettua la separazione del sale.

Isole Salomone: i progetti israeliani per il nuovo parco industriale

Un team della compagnia israeliana Goldtec Control Systems si è recato nei giorni scorsi in visita presso le Isole Salomone. In effetti, i due proprietari del gruppo in questione, Meir e Anat Goldstein, sono stati incaricati dal governo di Gerusalemme di prendere spunto dallo stabilimento della prima Israeli Demonstration Farm nel paese oceaniano, in modo da dare vita al progetto del Kadabina Industrial Park. I Goldstein hanno appunto visitato il sito in questione e incontrato i proprietari terrieri, oltre agli amministratori fiduciari. Il progetto coinvolge circa trentanove ettari di terreno, ma in questo momento è importante soprattutto riallocare le abitazioni e un istituto scolastico all’interno dell’area.

Archeologia industriale: l’edizione 2013 di EXAREA

Le fotografie sono senza dubbio fondamentali per dare risalto al patrimonio industriale e ai mutamenti a cui è stato interessato: gli scatti, infatti, consentono di indagare più a fondo su un argomento delicato come quello della riconversione dell’ex aree industriali e di quelle che sono state dismesse. È proprio per questo motivo che da due anni esiste un progetto chiamato Exarea, fortemente voluto dall’associazione culturale Feudo Ron Alfrè, la quale ha sede a Bellizzi (ci troviamo in provincia di Salerno per la precisione). Inizialmente, si è trattato soprattutto dell’organizzazione di un concorso fotografico che fosse dedicato all’archeologia industriale, ma poi nei vari anni tutto questo si è evoluto.

L’Uzbekistan farà sorgere una zona industriale tax-free

L’Uzbekistan, una delle tante ex repubbliche sovietiche e attualmente considerata parte dell’Asia centrale, dovrebbe istituire a breve una zona industriale molto particolare: quest’ultima, infatti, sarebbe caratterizzata da alcune concessioni fiscali e doganali, come è stato annunciato da alcuni media locali. Per quel che riguarda la conclusione del progetto in questione, si parla della fine del prossimo mese di marzo, dunque tra due mesi esatti. In pratica, nell’area che si sta descrivendo le compagnie di nazionalità cinese avrebbero la possibilità di pianificare ogni loro investimento.

Messina: il birrificio Triscele rischia di scomparire

Uno stabilimento storico, nonché importante patrimonio di archeologia industriale sia a livello regionale che nazionale, rischia di essere raso al suolo: si tratta dell’ex Birra Messina, un impianto la cui storia lunga e gloriosa non merita certo questo destino. Il comune siciliano è intenzionato a modificare la destinazione d’uso dei terreni, in modo da potere costruire in questa stessa zona un complesso residenziale. Per il momento esiste un vincolo di archeologia industriale ben preciso, ma il percorso intrapreso potrebbe cambiare le carte in tavola.