Alla scoperta dell’archeologia industriale di Isola del Liri

Isola del Liri, comune ciociaro considerato nel 2008 come un’area di elevato benessere e istruzione superiore, vanta un’archeologia industriale tutta da scoprire. L’occasione propizia è praticamente dietro l’angolo. In effetti, i prossimi 23 e 24 marzo si terranno le Giornate Fai di Primavera organizzate proprio dal Fondo per l’Ambiente Italiano e il municipio isolano ha deciso di far conoscere meglio alcune storie e luoghi poco conosciuti della città frusinate.

La Mongolia investirà in due parchi industriali

Il premier mongolo Norov Altanhuyag ha annunciato ieri come il governo del paese asiatico sia pronto a velocizzare la costruzione di due parchi industriali: l’area scelta per questo progetto così ambizioso è quella che si trova nella provincia dell’East Gobi, ricca di minerali e dunque l’ideale per potenziare il settore industriale di questa nazione. Cerchiamo di capire quali sono i dettagli di tale iniziativa. Anzitutto, il governo di Ulan Bator ha scelto di investire una cifra pari a 75 miliardi di tugrik (circa 53,5 milioni di dollari per la precisione), con l’obiettivo di ultimare il tutto entro il 2013.

Scoperti a Manchester i resti di edifici della Rivoluzione Industriale

Le cantine di alcune case a schiera degli anni Trenta dell’800 e quello che è rimasto dell’Albert Club: è questo ciò che è emerso dagli scavi di alcuni archeologici del National Graphene Institute dell’Università di Manchester. Entrando maggiormente nello specifico, si tratta di una vera e propria finestra che affaccia sulla vita nella città britannica quasi due secoli fa, utile per capire come l’istituto in questione, protagonista della nuova rivoluzione di Manchester, sia stato costruito sulle fondamenta della Rivoluzione Industriale del XIX secolo.

Il Comune di Capannori approva il piano del Pip di Carraia

Il consiglio comunale di Capannori (provincia di Lucca) ha avviato ufficialmente il piano relativo agli insediamenti produttivi per quel che concerne il Pip di Carraia. L’obiettivo a cui si punta in questo caso è quello di riqualificare in maniera adeguata l’ampliamento dell’area industriale che ormai esiste da quasi tre decenni. Si tratta di un lavoro che andrà a riguardare ben 135mila metri quadrati, visto che il deterioramento della zona e le carenze dal punto di vista infrastrutturale non possono durare ancora a lungo. L’opera in questione dovrebbe avere una durata di circa dieci anni e potrebbe essere determinante per la ripresa economica di questa parte della Toscana, una opportunità molto importante per le aziende qui presenti.

La sesta Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate

Fra quattro giorni si svolgerà in tutto il paese una iniziativa molto attesa che ha a che fare con il nostro patrimonio archeologico industriale. Si tratta della Sesta Giornata delle ferrovie dimenticate: l’evento in questione è organizzato dalla rete CoMoDo (Confederazione Mobilità Dolce), la quale riunisce idealmente tutte quelle associazioni che si occupano della mobilità alternativa, del tempo libero e delle attività svolte outdoor. La mobilità dolce può essere ottenuta attraverso un recupero attento e minuzioso delle infrastrutture presenti sul territorio, ma in stato di dismissione (gli esempi sono ovviamente quelli delle ferrovie, delle strade arginali e dei percorsi storici).

Sri Lanka: al via le costruzioni per il parco industriale di Jaffna

Le costruzioni sono cominciate presso il parco industriale di Jaffna, nella parte settentrionale dello Sri Lanka: la struttura in questione ha subito devastazioni e distruzioni a causa della guerra che ha riguardato la nazione asiatica per ben tre decenni. L’annuncio ufficiale è stato fatto dall’Ambasciata indiana (High Commission) a Colombo. Lo scorso sabato, non a caso, è stato caratterizzato da una importante cerimonia. Ma cosa c’entra esattamente l’India con un progetto che riguarda lo Sri Lanka? La nazione emergente si è impegnata a spendere ben duecento milioni di rupie (2,8 milioni di euro per la precisione), in modo da garantire le necessarie infrastrutture per costruire un parco industriale all’interno dell’area dell’Atchchuvely.

Archeologia industriale: l’ex stabilimento Florio rischia la chiusura

Il turismo trapanese si basa soprattutto sulle sue spiagge e le acque cristalline. Le attrazioni storiche e culturali includono, però, anche un interessante esempio di archeologia industriale, ovvero l’ex stabilimento Florio di Favignana: è qui che l’industria locale si è sviluppata in misura maggiore in passato, senza dimenticare che l’architettura presenta elementi di estremo interesse. In particolare, si sta parlando di ben 32mila metri quadrati, una estensione di tutto rilievo. Questo ex impianto industriale si trova, come si è intuito facilmente, nell’isola di Favignana, la quale fa parte dell’arcipelago delle Egadi.

L’inquinamento industriale, un problema serio per Sheffield

Alcune aree della città britannica di Sheffield stanno facendo registrare un progressivo deterioramento della qualità dell’aria: in pratica, il motivo è facilmente intuibile, le emissioni industriali della city del South Yorkshire stanno aumentando a vista d’occhio, senza dimenticare il crescente utilizzo delle automobili, come è stato evidenziato in un recente rapporto. Si tratta dello State of Sheffield 2013 Report, un documento che è stato commissionato dalla First Partnership locale. In base a questa analisi, l’inquinamento dell’aria del centro inglese è stato considerato responsabile di ben cinquecento morti premature.

Archeologia industriale: i progetti per la Vaccheria Casale Bocca di Leone

La Vaccheria Casale Bocca di Leone è uno degli esempi più importanti di archeologia industriale del Lazio e del nostro paese: ci troviamo sulla Via Collatina, più precisamente nei pressi di Via della Martora, tra Colli Aniene e Tor Sapienza, ed è qui che una delle prime fattorie automatizzate dell’intero agro romano è stata edificata verso la fine del XIX secolo. La ristrutturazione del tetto è avvenuta a cura dei disoccupati dell’associazione Fuori Dentro, ma il recupero non è ancora stato terminato e non può essere certo interrotto. Ecco perché due giorni fa c’è stato l’importante incontro tra le varie parti interessate, tra cui questa stessa associazione, l’Associazione Radici, la Cooperativa La Cacciarella e l’Associazione Vaccheria Casale Bocca di Leone.

Inquinamento industriale: negli Usa il piombo crea ancora problemi

Gli sforzi finora fatti per ridurre l’inquinamento industriale provocato dal piombo non possono considerarsi certo lusinghieri, soprattutto se si fa riferimento al caso degli Stati Uniti. In effetti, il problema continua ad essere ben presente e, stando alle ultime discussioni dell’American Association for the Advancement of Science (Aaas), continuerà a influenzare la salute dei cittadini. Certo, vi sono stati dei miglioramenti sostanziali, grazie soprattutto all’eliminazione virtuale della benzina a base di piombo, delle restrizioni agli impianti che sfruttano tale metallo e altri sforzi per limitarne l’utilizzo industriale.