Il funzionamento della macchina a stantuffi liberi

La macchina a stantuffi liberi rappresenta una scelta industriale alternativa che è caratterizzata da due cilindri di tipo coassiale e che sono disposti in tandem: in ciascuno di essi scorre appunto uno stantuffo che è collegato all’altro da un unico stelo. Uno dei cilindri è motore, mentre il secondo è in grado di funzionare come una vera e propria macchina operatrice, ad esempio come compressore del gas, ma anche come una pompa idraulica. Non esiste alcun sistema di rinvio caratteristico delle macchine a stantuffo, come può essere il tipo biella-manovella.

Macchinari industriali: i vari tipi di battipalo

Il battipalo è quella macchina che viene impiegata per infiggere appunto i pali nel terreno (il nome alternativo è “berta”): le sue parti principali sono il maglio, con tanto di meccanismi per lo sgancio e il sollevamento, e l’incastellatura per la guida del palo durante l’infissione. Ne esistono di diversi tipi, ognuno di essi varia a seconda della costituzione della massa battente e dei suoi comandi. Vediamoli insieme uno per uno. Il battipalo a tirelle è costituito da una massa battente in ghisa e del peso compreso tra trecento e quattrocento chilogrammi; la stessa massa è fissata all’estremità di una fune che scorre sopra una carrucola posta sulla sommità di una impalcatura di profilati di ferro o di legno.

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Uno dei più interessanti musei di archeologia industriale del nostro paese si trova a Bologna: si tratta, nello specifico, del Museo del Patrimonio Industriale, una struttura che è capace di testimoniare e documentare in maniera perfetta come si è evoluta la storia economica e produttiva della città felsinea. La sede non poteva che essere una vecchia fornace che un tempo veniva sfruttata per dar vita ai laterizi e che poi è stata ristrutturata per nuove destinazioni.

Le dentatrici coniche Gleason per denti curvi

Le dentatrici coniche Gleason per denti curvi sono in grado di realizzare tre principali tipi di denti: anzitutto, la spirale con angolo zero (il cosiddetto “zerol”), senza dimenticare però la spirale obliqua e quella hypoid. L’utensile che viene impiegato non è altro che una fresa a disco, sulla cui faccia piana è riportato un certo numero di lame a forma di trapezio. Nel loro movimento di rotazione, esse rappresentano un dente della ruota generatrice piano-conica che, viene ad avere i denti ad asse incurvato ad arco di cerchio. La ruota che bisogna tagliare e la ruota generatrice sono entrambe disposte con l’asse di rotazione orizzontale. Delle dentature con un piccolo modulo si costruiscono anche con le frese integrali.

Rivoluzione Industriale: i primi sviluppi dell’energia a vapore

La produzione e l’utilizzo di macchine a vapore nel corso delle prime fasi della Rivoluzione Industriale rappresenta uno degli aspetti maggiormente approfonditi da studiosi ed economisti. In effetti, si tratta di un periodo temporale ben preciso, il quale non supera il 1800, con la maggior parte dei materiali che possono essere datati non più tardi del 1790: sono, poi, due le regioni del Regno Unito in cui si può approfondire la questione, vale a dire il Lancashire e il distretto di Manchester. Anzitutto, bisogna precisare che Matthew Boulton e James Watt erano riusciti a conquistare il monopolio della costruzione di macchine a vapore, ma questo non vuol dire che furono impedite altre costruzioni di macchinari, in particolare basandosi sui modelli di Newcomen e Savery.

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Caratteristiche e funzionamento della mola industriale

Il funzionamento della mola è semplice, ma essenziale per molti tipi di industria: in effetti, si tratta dell’utensile politagliente che presenta degli spigoli di taglio (in gran numero e affiancati tra di loro), costituiti a loro volta da altrettanti granelli abrasivi, i quali sono in grado di asportare i trucioli delle dimensioni più piccole. Sono almeno tre le operazioni industriali in cui sono impiegate le mole. La prima di esse consiste appunto nella molatura, in cui si richiede una semplice asportazione di materiale senza esigenze di finitura e di precisione (il tipico esempio è quello della sbavatura relativa alle fusioni).

Macchine industriali: la nuova taglierina di Techmaflex

Techmaflex, la società francese che è riuscita a conquistare una importante leadership per quel che concerne la progettazione e la costruzione di macchine per l’assemblaggio, ha deciso di ampliare la propria gamma di prodotti con una taglierina nuova di zecca: si tratta di uno strumento molto utile a livello industriale, visto che è stato concepito per dar vita a dei tagli più precisi e netti per quel che concerne i tubi flessibili, grazie soprattutto a una lama ondulata che resiste meglio alle normali sollecitazioni. Quali sono le caratteristiche principali della macchina realizzata dalla compagnia di Vertou? Anzitutto, bisogna specificare che il motore di cui essa è dotata beneficia di una potenza pari a 2,2 chilowatt.

Misure industriali: il nuovo prodotto di Rotronic

Il nome di Rotronic è ben noto a livello industriale per quel che concerne la produzione e commercializzazione di strumenti atti a misurare l’umidità, la temperatura e l’anidride carbonica: anche l’ultimo prodotto messo a disposizione dalla srl di Milano è improntato a questo utilizzo. Si tratta di HygroLab C1, uno strumento da banco che è idoneo a ottenere la misura delle attività dell’acqua con un numero massimo di sonde, vale a dire quattro. Forse lo si dimentica troppo spesso, ma l’acqua è strategica e importante dal punto di vista della conservabilità e della durabilità dei cibi che rischiano di subire un deterioramento, così anche come dei prodotti del settore farmaceutico. L’acqua stessa, inoltre, riveste un ruolo fondamentale nell’ambito della qualità del prodotto, della sua stabilità, del suo aroma e perfino del suo gusto.

Industria dolciaria: le ultime novità presentate da Metronics

Europain è la manifestazione che si tiene ogni due anni in Francia e che dà spazio al mondo della pasticceria, panetteria, cioccolateria e quant’altro: insomma, l’industria dolciaria può sfruttare tale evento per mettersi in mostra e anche il 2012 ha archiviato la sua edizione. Metronics Technologies ha presentato una serie di macchine molto interessanti che si sono distinte per le innovazioni apportate in diverse operazioni. Anzitutto, l’azienda spagnola ha focalizzato la propria attenzione sul taglio industriale che viene posto in essere mediante il getto d’acqua. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che il primo macchinario da prendere in esame in questo senso è Watercut Lc: si tratta di uno strumento che beneficia di un unico getto e che è in grado di tagliare torte e altri dolci di dimensioni medie in tempi molto rapidi (fino a otto minuti massimi), mettendo a disposizione delle porzioni individuali.

Apparecchi industriali: a cosa serve il blondin?

Il blondin è l’apparecchio industriale di sollevamento che viene anche detto “gru su funi”: questo nome così particolare deriva essenzialmente dal fatto che si è voluto ricordare la figura di Antoine Blondin, l’acrobata francese che fu in grado camminare su una fune di acciaio tesa tra due sponde opposte per attraversare il Niagara. Nel suo schema più semplice, esso è costituito da due piloni fissi, tra i quali è tesa una fune ancorata alle due estremità a blocchi di calcestruzzo abbastanza pesanti da resistere al tiro. Su questa fune, inoltre, scorre un carrello che è mosso nell’uno e nell’altro senso da una seconda fune, la quale viene detta traente.