Gli usi dei turbosoffianti e dei turbocompressori

Tra le varie macchine pneumofore (quelle che funzionano tramite aria, gas o vapore) possiamo sicuramente inserire anche i cosiddetti turbosoffianti e i turbocompressori.

Di cosa si tratta? Nello specifico, la girante, ovvero l’organo rotante della macchina, viene a essere costituito da una serie di elementi (il numero preciso è compreso tra quindici e venticinque), i quali sono in grado di comprimere per stadi successivi: il lavoro di compressione, quindi, viene ridotto in maniera notevole dalla refrigerazione continua delle parti fisse, visto che vi sono dei serpentini refrigeranti che si interpongono fra dei gruppi di quattro o cinque stadi successivi. Il loro utilizzo è particolarmente indicato per comprimere a pressioni molto modeste e con forti portate.

Metallurgia delle polveri: la sinterizzazione

La metallurgia delle polveri metalliche non è altro che una tecnica attraverso la quale i granuli di metallo finemente ridotti in polvere vanno a collegarsi tra loro per effetto di due azioni concomitanti, vale a dire la temperatura e la pressione.

Lo stesso procedimento, ma su scala diversa, avviene anche per la forgiatura. Il mezzo in questione è in grado di produrre degli ingranaggi di calcolatrici elettroniche, ma anche parti di motori, cuscinetti autolubrificati e molto altro, il tutto senza sfruttare la lavorazione degli utensili, la quale è senza dubbio più dispendiosa.

I vari procedimenti di saldatura

Il termine saldatura indica un particolare processo attraverso il quale si perfeziona l’unione di pezzi metallici sotto l’azione del calore.

In questo caso, può esserci o meno l’apporto di materiale metallico di composizione opportuna, così da ottenere una certa continuità tra i pezzi stessi: le saldature più frequenti sono sostanzialmente di tre tipi, vale a dire per fusione, a pressione e la brasatura. Le differenze sono presto dette. In effetti, nelle saldature per fusione il collegamento avviene attraverso il materiale di apporto, per fusione localizzata dei lembi dei pezzi che devono appunto essere saldati.

Elettrosiderurgia: i forni ad arco

L’elettrosiderurgia include la produzione di ghisa ottenuta da leghe di ferri e dell’acciaio ai forni elettrici.

Questi ultimi possono essere soltanto ad arco per la ghisa stessa, mentre nel caso dell’acciaio si può anche sfruttare il forno a induzione. I forni ad arco, monofasi e polifasi, consentono un riscaldamento industriale molto interessante grazie all’arco che si crea appunto tra i vari elettrodi, i quali si trovano in prossimità del materiale che deve essere fuso (in tal caso si parla di forni ad arco radiante): una variante, poi, è quella dell’arco che si crea tra gli elettrodi e la carica (forni ad arco diretto).

Metallurgia: la fabbricazione della ghisa

Gran parte della ghisa come prodotto siderurgico viene fabbricata mediante l’alto forno (l’altezza è di circa trenta metri).

Lo spessore e la refrattarietà delle pareti tende a crescere dall’alto al basso, così da raggiungere la dimensione di poco più di un metro: dal lato esterno, poi, vi sono anche delle fasce saltuarie realizzate in lamiere di ferro. I prodotti siderurgici sono ottenuti da diversi minerali di ferro. Quali sono quelli più importanti?

Idraulica industriale, i macchinari principali

Nell’ambito dell’idraulica industriale è sempre opportuno distinguere i vari termini e le macchine utilizzate.

La nomenclatura principale si basa essenzialmente su quattro distinti macchinari, la noria, la coclea, l’emulsore e l’ariete idraulico: cerchiamo di capire di cosa si tratta con esattezza? La noria è costituita da una catena che riceve un lento moto di rotazione. Il tipico utilizzo è quello dei piccoli impianti di irrigazione, visto che il funzionamento prevede il riempimento da un pozzo e il rovesciamento in un canale. La coclea, invece, si caratterizza per il suo cilindro rotante, con superfici elicoidali realizzate in lamiera.

Robolution, l’Ue finanzia il nuovo parco industriale

Il nome forse non dirà molto ai non addetti ai lavori, ma quando si parla di tematiche industriali non si può non fare riferimento a Robolution.

Si tratta di una compagnia che ha sede in Ungheria e che è riuscita a conquistare una leadership non soltanto nazionale per quel che concerne l’automazione robotica: il settore è in auge ormai da diversi anni e le specializzazioni come quella della società magiara vengono ripagate con successi e ricavi importanti. Le ambizioni di Robolution sono cresciute nel corso degli anni e ora si prospetta un futuro davvero innovativo.

La Sardegna e la sua vocazione per i minerali industriali

La Sardegna vanta uno dei patrimoni industriali più ricchi d’Italia.

Giacimenti di metalli, miniere e molto altro caratterizzano da sempre l’isola, la quale intende ha voluto sfruttare appieno questa sua risorsa: in realtà, tale consapevolezza esiste addirittura da secoli, visto che già nell’800 il piombo e l’argento dominavano in lungo e in largo il comparto estrattivo. Le concessioni più importanti del passato erano sicuramente quelle di Gennamari e di Ingurtosu. Il ventesimo secolo, invece, si è contraddistinto, in particolare, per il massiccio uso di zinco, tanto che le concessioni estrattive cominciarono a riguardare la blenda, il principale minerale industriale da cui si ricava appunto il metallo in questione.

Perito industriale: il problema dei ponti termici

Quando si provvede a isolare dal punto di vista termico gli edifici è sempre opportuno accertare che non siano presenti infiltrazioni o ponti termici.

Ma cosa sono esattamente i ponti termici? In pratica, essi non sono altro che una parte della struttura dell’edificio, all’interno della quale le condizioni termiche sono piuttosto differenti rispetto a tutto il resto: i ponti danno luogo soprattutto a dei flussi di calore che sono più rapidi delle strutture sottoposte a isolamento, un problema di cui bisogna tenere ampiamente conto. Le difficoltà principali in questo caso sono infatti due, vale a dire un raffreddamento delle zone prossime, con le immaginabili muffe e condense, oltre a un minore potere isolante della parete. Intervenendo sulle cause si può però evitare tutto questo.

Rivoluzione industriale:le date da ricordare

Quali sono le date più significative che hanno segnato il percorso della rivoluzione industriale?

Il primo anno di riferimento che si può citare è il1784: nove anni dopo aver iniziato la produzione di macchine a vapore, infatti, Watt introduce in Gran Bretagna il “motore universale”. Nel 1786, poi, Cartwright brevetta il primo telaio a vapore. È il 1796 quando in Inghilterra viene fondata la Society for Bettering the Condition of the Poor, mentre in Francia viene inventata la varichina. Un periodo fondamentale è quello compreso tra il 1811 e il 1821, ovvero il decennio in cui i “luddisti”, i quali ostacolano l’introduzione dei nuovi sistemi produttivi, iniziano a distruggere le macchine.