Legnami e macchine: le caratteristiche industriali

I legnami possono essere classificati in diverse maniere, ma si possono distinguere tre grandi categorie.

In effetti, si possono trovare quelli europei e quelli extraeuropei od esotici (distinzione in base alla provenienza), ma si caratterizzano anche per le loro proprietà fisiche, chimiche e meccaniche (in questo caso si parla di legnami duri o forti, dolci o teneri, resinosi e aromatici); infine, si fa riferimento alla loro utilizzazione finale, quindi avremo legnami da costruzione, da tintoria, per ebanisteria e per le industrie chimiche. Ma le classificazioni non sono finite, visto che sono opportune delle denominazioni a seconda delle dimensioni commerciali dei prodotti destinati alla costruzione.

La classificazione delle materie plastiche

Il termine “materie plastiche”, come anche quello di resine artificiali, ricomprende un lungo elenco di materiali di cui bisogna prendere in considerazione le principali caratteristiche tecniche e progettistiche.

In particolare, le differenze più importanti sono relative alle modalità di preparazione, di lavorazione, di confezione degli articoli finiti, della quantità e della dosatura degli ingredienti incorporati e molto altro. La prima grande categoria è quella delle resine fenoliche: il fenolo proviene dal catrame di carbon fossile, mentre un altro materiale di partenza è la formaldeide, ricavata principalmente dall’alcool metilico. La carica maggiormente sfruttata è la farina di legno, ma non si disdegnano nemmeno la grafite e le fibre tessili; gli impieghi principali, poi, sono quelli relativi ai rivestimenti di bar e lavandini e i banchi da laboratorio.

Gli impianti frigoriferi a compressione

Quando si parla di impianti frigoriferi a compressione è necessario accennare alcune caratteristiche del ciclo delle macchine stesse.

Il vapore intermediario che viene aspirato dall’evaporatore subisce una compressione e poi è inviato al condensatore: è qui, poi, che, grazie alla cessione di calore, esso passa allo stato liquido. Attraverso l’utilizzo del cosiddetto rubinetto di espansione, inoltre, il fluido condensato ritorna al vaporizzatore ed è a questo punto che si manifesta l’effetto frigorifero per l’assorbimento di calore dall’esterno, a bassa temperatura, prodotto appunto dalla vaporizzazione.

Gli usi dei turbosoffianti e dei turbocompressori

Tra le varie macchine pneumofore (quelle che funzionano tramite aria, gas o vapore) possiamo sicuramente inserire anche i cosiddetti turbosoffianti e i turbocompressori.

Di cosa si tratta? Nello specifico, la girante, ovvero l’organo rotante della macchina, viene a essere costituito da una serie di elementi (il numero preciso è compreso tra quindici e venticinque), i quali sono in grado di comprimere per stadi successivi: il lavoro di compressione, quindi, viene ridotto in maniera notevole dalla refrigerazione continua delle parti fisse, visto che vi sono dei serpentini refrigeranti che si interpongono fra dei gruppi di quattro o cinque stadi successivi. Il loro utilizzo è particolarmente indicato per comprimere a pressioni molto modeste e con forti portate.

Metallurgia delle polveri: la sinterizzazione

La metallurgia delle polveri metalliche non è altro che una tecnica attraverso la quale i granuli di metallo finemente ridotti in polvere vanno a collegarsi tra loro per effetto di due azioni concomitanti, vale a dire la temperatura e la pressione.

Lo stesso procedimento, ma su scala diversa, avviene anche per la forgiatura. Il mezzo in questione è in grado di produrre degli ingranaggi di calcolatrici elettroniche, ma anche parti di motori, cuscinetti autolubrificati e molto altro, il tutto senza sfruttare la lavorazione degli utensili, la quale è senza dubbio più dispendiosa.

I vari procedimenti di saldatura

Il termine saldatura indica un particolare processo attraverso il quale si perfeziona l’unione di pezzi metallici sotto l’azione del calore.

In questo caso, può esserci o meno l’apporto di materiale metallico di composizione opportuna, così da ottenere una certa continuità tra i pezzi stessi: le saldature più frequenti sono sostanzialmente di tre tipi, vale a dire per fusione, a pressione e la brasatura. Le differenze sono presto dette. In effetti, nelle saldature per fusione il collegamento avviene attraverso il materiale di apporto, per fusione localizzata dei lembi dei pezzi che devono appunto essere saldati.

Elettrosiderurgia: i forni ad arco

L’elettrosiderurgia include la produzione di ghisa ottenuta da leghe di ferri e dell’acciaio ai forni elettrici.

Questi ultimi possono essere soltanto ad arco per la ghisa stessa, mentre nel caso dell’acciaio si può anche sfruttare il forno a induzione. I forni ad arco, monofasi e polifasi, consentono un riscaldamento industriale molto interessante grazie all’arco che si crea appunto tra i vari elettrodi, i quali si trovano in prossimità del materiale che deve essere fuso (in tal caso si parla di forni ad arco radiante): una variante, poi, è quella dell’arco che si crea tra gli elettrodi e la carica (forni ad arco diretto).

Metallurgia: la fabbricazione della ghisa

Gran parte della ghisa come prodotto siderurgico viene fabbricata mediante l’alto forno (l’altezza è di circa trenta metri).

Lo spessore e la refrattarietà delle pareti tende a crescere dall’alto al basso, così da raggiungere la dimensione di poco più di un metro: dal lato esterno, poi, vi sono anche delle fasce saltuarie realizzate in lamiere di ferro. I prodotti siderurgici sono ottenuti da diversi minerali di ferro. Quali sono quelli più importanti?

Idraulica industriale, i macchinari principali

Nell’ambito dell’idraulica industriale è sempre opportuno distinguere i vari termini e le macchine utilizzate.

La nomenclatura principale si basa essenzialmente su quattro distinti macchinari, la noria, la coclea, l’emulsore e l’ariete idraulico: cerchiamo di capire di cosa si tratta con esattezza? La noria è costituita da una catena che riceve un lento moto di rotazione. Il tipico utilizzo è quello dei piccoli impianti di irrigazione, visto che il funzionamento prevede il riempimento da un pozzo e il rovesciamento in un canale. La coclea, invece, si caratterizza per il suo cilindro rotante, con superfici elicoidali realizzate in lamiera.

Robolution, l’Ue finanzia il nuovo parco industriale

Il nome forse non dirà molto ai non addetti ai lavori, ma quando si parla di tematiche industriali non si può non fare riferimento a Robolution.

Si tratta di una compagnia che ha sede in Ungheria e che è riuscita a conquistare una leadership non soltanto nazionale per quel che concerne l’automazione robotica: il settore è in auge ormai da diversi anni e le specializzazioni come quella della società magiara vengono ripagate con successi e ricavi importanti. Le ambizioni di Robolution sono cresciute nel corso degli anni e ora si prospetta un futuro davvero innovativo.