Le energie rinnovabili vengono dal mare

Dopo aver abbandonato il nucleare, l’Italia dovrà pescare altrove l’energia. Pescare è il termine adatto, visto che secondo molti studiosi è dal mare che potrebbero venire le nuove energie rinnovabili.

L’ENEA sta lavorando per capire quali punti del Mediterraneo possano essere i più idonei per la produzione dell’energia. L’IEA (International Energy Agency) ha stimato che ci sarebbero dai 20 mila ai 90 mila Terawattora che si potrebbero sfruttare ogni anno dal mare. Stima che potrebbe portare  nel prossimo quinquennio a un volume di affari vicino ai 1,2 miliardi di dollari.

L’Agenzia Nazionale per l’Efficienza energetica sta mappando le nostre acque grazie a un finanziamento pari a 500 mila euro del ministero dello Sviluppo economico. Al momento lo sfruttamento del mare avviene mediante prototipi.

Imola: nuova raccolta rifiuti per la zona industriale

La zona industriale di Imola sta per subire una profonda rivoluzione dal punto di vista ambientale.

La giornata campale è proprio quella odierna, dunque è appena cominciata la riorganizzazione della raccolta di rifiuti urbani, una iniziativa che beneficia del patrocinio del comune emiliano: in pratica, ben 950 attività industriali e circa 450 famiglie verranno coinvolte dalle modifiche in questione, una raccolta differenziata che promette di essere davvero innovativa. Che cosa cambierà esattamente?

Disegno industriale: Rcs e Mercedes Benz lanciano il Meet Design

Rcs, gruppo editoriale di rilevanza internazionale, e Mercedes Benz, tra i principali attori del mercato automobilistico, cosa può nascere da questa collaborazione?

La partnership in questione rappresenta il patrocinio più importante per Meet Design, un progetto che prevede un maggiore avvicinamento della gente al design industriale del nostro paese: gli eventi sono davvero molti, con due tappe fondamentali, Roma (dal 15 settembre al 15 ottobre) e Torino (dal 5 novembre al 30 gennaio). La piattaforma vuole essere fortemente innovativa: tra le tante manifestazioni che vi saranno non si possono non citare la mostra “Design, una storia italiana”, un vero e proprio excursus degli ultimi sessant’anni, ma anche Meet Talents, un’opportunità unica per quei giovani che vogliono proporre i loro lavori, in particolare quelli che si riferiscono al settore edilizio e immobiliare.

Settore primario: l’utilità industriale della colza

Una delle principali questioni che riguardano la colza è rappresentata dalla sua reale utilità industriale.

Si tratta della pianta erbacea, con i suoi tipici fiori bianchi e gialli, dai cui semi si estrae un olio molto importante per gli utilizzi che poi ne vengono fatti nel mondo dell’industria:ebbene, in molti sono convinti che questo stesso olio vegetale non sia il vero e proprio futuro energetico che si voglia far credere, in particolare per quel che concerne il settore agricolo. Addirittura, c’è chi ha azzardato la tesi del “bluff industriale”.

Industria tessile: la Sicilia collabora con operatori russi

La Sicilia e la Russia distano all’incirca 2.500 chilometri, ma un sottile filo di lana le renderà più vicine che mai.

È infatti l’industria tessile il trait d’union tra due parti così distanti del mondo: quindici aziende siciliane attive nel comparto (per l’appunto tessile e abbigliamento) hanno deciso di potenziare i loro contatti con alcuni operatori commerciali russi, una missione che è già stata perfezionata nel corso del mese di maggio e che si rinnova dal punto di vista industriale. Strategica, in questo caso, è la collaborazione con l’Assessorato Regionale alle Attività Produttive.

India: un “muro verde” nelle principali città industriali

Il governo del Punjab, una delle più vaste regioni dell’India, ha deciso di creare un vero e proprio “muro verde” nei propri centri industriali.

Di cosa si tratta esattamente? L’idea è quella di dar vita a un muro che sarà appunto composto da foreste e ambienti verdi intorno alle città più attive nell’inquinamento industriale: le municipalità coinvolte sono quelle di Ludhiana, Mandi Gobindgarh, Jalandhar e Batala, mentre l’obiettivo da perseguire è abbastanza evidente, vale a dire la riduzione drastica dell’inquinamento. La campagna in questione è già in una buona fase e sta vedendo come protagonisti alcuni alberi, delle specie più diverse, che saranno piantati nei pressi delle zone appena elencate, ma per maggiori dettagli occorrerà attendere gli altri comunicati ufficiali del ministro indiano delle Foreste, Arunesh Shakir.

Decreto sviluppo: la difesa della proprietà industriale

Tra le norme più interessanti che figurano nel cosiddetto Decreto Sviluppo figura senza dubbio quella volta a proteggere la proprietà industriale all’interno del nostro paese.

Il testo in questione potrebbe diventare presto una legge vera e propria, dunque occorre comprendere a cosa si va incontro da questo punto di vista; l’articolo principale è quello che tutela le aziende presenti in Val d’Elsa (siamo in Toscana, nella provincia di Siena), le quali dovrebbero scongiurare il rischio di non vendere prodotti che rappresentano la storia industriale di tale zona.

Ozieri: l’ex centrale elettrica diventa una pinacoteca

È ormai un dato di fatto, l’archeologia industriale e l’arte sono strettamente collegate tra loro.

Uno degli esempi più brillanti di questi ultimi tempi è sicuramente l’ex centrale elettrica di Ozieri (provincia di Sassari), un vero e proprio tesoro dal punto di vista industriale che si è trasformato progressivamente in una pinacoteca comunale: non a caso, la scorsa settimana è stata inaugurata una nuova mostra, mentre è prevista per i prossimi mesi l’apertura della Sala “Giuseppe Altana, in cui verranno accolte le opere di questo artista locale.

L’India punta alla creazione di nuove zone industriali

L’India sta facendo davvero sul serio dal punto di vista dello sviluppo industriale.

Il governo centrale sta infatti pianificando un progetto che prevede la creazione di zone industriali e fabbriche un po’ in tutto il territorio nazionale, in modo da incoraggiare il settore a farsi largo in un momento non semplice, economicamente parlando: le aree prescelte sono soprattutto i terreni non agricoli, così da ottenere il minor impatto ambientale su di esse.

Suzhou: le aziende italiane nei poli industriali della Cina

Suzhou, nella provincia cinese dello Jiangsu, sta diventando progressivamente la nuova Eldorado” industriale per l’Italia.

La città, infatti, è posta lungo la riva del Fiume Azzurro ed ha saputo conquistare nel tempo una splendida leadership per quel che riguarda l’industria della seta: le aziende del nostro paese si sono recate qui per conoscere i principali poli manifatturieri e sfruttare questo vantaggio indiscusso. Non è un caso quindi che le nostre imprese siano molto diffuse da queste parti, con una buona predilezione per due “parchi”, il Suzhou Industrial Park e il Suzhou New District. Cosa c’è di così particolare in queste zone?