Unione Industriale Prato: fari puntati sul credito commerciale

I crediti commerciali delle nostre imprese sono l’argomento di maggiore attualità all’interno dell’Unione Industriale di Prato.

L’associazione toscana sta lavorando da tempo a tale ambito: le stime più aggiornate in questo senso parlano di un buono sviluppo per quel che concerne il settore della moda, il quale nel pratese è finora stato in grado di far registrare un credito pari al 4,4%, addirittura superiore a tutte le altre imprese italiane.

Dal web la rivoluzione industriale degli anni Duemila

Oltre tre punti percentuali di prodotto interno lordo.

È questo il contributo offerto dalla cosiddetta web economy alla crescita della produttività mondiale, una cifra importante che fa parlare espressamente di “Nuova Rivoluzione Industriale”: la constatazione giunge dalla lettura del rapporto del McKinsey Global Institute, secondo cui internet avrebbe favorito una vera e propria rivoluzione economica con livelli di crescita davvero impressionanti. L’aumento del Pil ha riguardato comunque solo una stretta cerchia di paesi, vale a dire i componenti del G8, la Svezia, la Corea del Sud, il Brasile, l’India e la Cina.

Cetriolo killer: tutto dipende dal batterio Escherichia coli

Il cetriolo killer che ha ucciso 10 persone e ha provocato 276 infezioni in Europa è dovuto a una tossina prodotta dal batterio Escherichia coli. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Premesso che in Italia non si sono registrati casi, è sempre alta la vigilanza del ministero della Salute, perché è utile capire bene cosa sia l’Escherichia coli, molte volte abbreviato con E. coli.

Escherichia coli:

Deve il nome al suo scopritore: Theodor Escherich. E’ un batterio che vive nella parte inferiore dell’intestino di animali a sangue caldo come uccelli e mammiferi. Mammiferi che includono anche l’uomo. Questo batterio è necessario per una giusta digestione dei cibi ed è la spia che fa capire le condizioni di contaminazione fecale.

Valvole industriali: il bilanciamento idraulico

L’equilibrio termico e idraulico è l’elemento principale da valutare negli impianti a valvole termostatiche.

Spesso, però, questo stesso equilibrio viene eccessivamente trascurato e le valvole in questione sono considerate soltanto come dei semplici strumenti in grado di autoequilibrarsi: in effetti, la convinzione più diffusa è che in questo modo il calore venga diffuso a tutto il circuito di distribuzione, senza alcuna esclusione per quel che concerne i corpi scaldanti. In realtà, le valvole termostatiche sono perfettamente capaci di garantire l’equilibrio termico degli impianti, ma bisogna anche considerare che il loro apporto in fatto di equilibrio idraulico è praticamente nullo.

Lamezia Terme: novità infrastrutturali per l’area industriale

Lamezia Terme può rappresentare, con le sue innegabili risorse infrastrutturali, l’area industriale in grado di dare lustro all’intera regione calabrese.

Le richieste degli enti locali sono ben precise: in particolare, viene auspicato un progetto piuttosto interessante, vale a dire uno svincolo autostradale che dia accesso diretto alla zona in questione, in modo da ottenere un collegamento viario ed economico. L’intento è chiaro, gli imprenditori locali dovrebbero incontrarsi a breve per discutere la fattibilità o meno dell’intero piano. Nel dettaglio, si punta a uno sviluppo regionale abbastanza marcato, mediante nuove potenzialità produttive e attrazioni logistiche di sicuro interesse.

Design industriale: al via il Compasso d’Oro a Roma

Il design industriale sarà di casa a Roma con ben due mostre di sicuro interesse.

Il riferimento principale va alla ventiduesima edizione del Premio Compasso d’Oro, una manifestazione che fa parte integrante dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia: la manifestazione, denominata “Unicità d’Italia”, tenta di ripercorrere con precisione tutte le tappe che hanno portato al trionfo delle progettazioni industriali del nostro paese, con una buona presenza di elementi che caratterizzano il Made in Italy.

Archeologia industriale a Roma: il Gazometro

Il Gazometro che sorge a Roma nel quartiere Ostiense è uno splendido esempio di archeologia industriale.

Le suggestioni che esso ispira sono molte, eppure molte volte appare come un enorme cilindro in acciaio abbandonato a sé stesso e da rivalutare al più presto: la sua storia ci può raccontare molto. In effetti, la costruzione di questa struttura risale al 1937. Si tratta dell’impianto più grande, affiancato da altri due eretti nel primo decennio del secolo, il quale veniva utilizzato per accumulare il gas cittadino, un mix di gas, idrogeno e metano.

I prodotti tipici del Lazio: l’olio della Sabina

Fra i prodotti agricoli tipici del Lazio vi segnaliamo l’olio della Sabina che può vantare la denominazione più antica di tutta la regione.

E’ nata nel 1995 e nonostante si estenda su una superficie di circa 18000 ettari, la produzione si concentra per lo più nella zona vicino a Fara in Sabina, che rappresenta il 25% della superficie DOP (Denominazione di origine protetta) dell’intera provincia di Rieti.

In questa zona ci sono un gran numero di frantoi. Per quanto riguarda la struttura c’è da segnalare l’età piuttosto avanzata degli uliveti. L’olio della Sabina è molto venduto a Roma, città di cui gode di un’ottima reputazione.

Il problema è che viene venduto sfuso, motivo per cui soffre particolarmente la concorrenza di altri oli italiani e stranieri.

Ragusa: prende sempre più forma la zona industriale

Ragusa, la città più agiata di tutto il nostro Mezzogiorno, sta vivendo una delle fasi industriali più intense della propria storia.

Il comune siciliano è pronto ad avviare la quarta e quinta fase della propria zona produttiva, con opere di urbanizzazione ben mirate: in particolare, l’intento principale è quello di sviluppare pienamente l’agglomerato industriale del Consorzio Asi (Area di Sviluppo Industriale). Il denaro speso per questi investimenti è pari a tre milioni e mezzo di euro, con la possibilità di far accedere nuove imprese.

Civita Castellana: la crisi del distretto industriale della ceramica

Civita Castellana e la lavorazione delle ceramiche sono praticamente un tutt’uno.

Non a caso il comune viterbese rappresenta in centro industriale specializzato in questo settore più importante del nostro paese: ma spesso le favole rischiano anche di avere un finale non lieto e questo allarme può diventare una minaccia molto seria. In effetti, il comparto in questione è in crisi e gli enti e i governi locali si stanno mobilitando per poterne risollevare le sorti. L’intento è quello di riconoscere lo stato di crisi attuale, in modo da salvaguardare gli operatori: la recessione economica è la principale responsabile di questo lento declino, ma gli interventi sul territorio che vengono richiesti ora a gran voce si sono accorti troppo tardi di alcuni segnali inequivocabili.