Da ieri è partita la rassegna artistica dedicata al colore nel design con Francesca Valan, evento che durerà fino al prossimo 21 aprile presso la Galleria Regionale di Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo (provincia di Gorizia). Di cosa si tratta esattamente? Gli appuntamenti previsti in tal senso sono due. La giornata di ieri è stata incentrata sul linguaggio cromatico, più precisamente il ruolo del colore nell’ambito del design industriale dagli anni Cinquanta ad oggi.
Redazione
Leghe metalliche: gli impieghi industriali dell’elektron
L’elektron è una importante lega industriale di magnesio che si basa su una composizione media ben precisa. In effetti, si tratta del 4-6% di alluminio, lo 0,35% di manganese, il 3% di zinco, lo 0,3% di rame e di silicio (hanno una percentuale identica), mentre il resto è rappresentato dallo stesso magnesio. Il carico di rottura è compreso tra i diciotto e i ventotto chilogrammi per millimetro quadrato, mentre il modulo di elasticità longitudinale arriva a 4,6 tonnellate per millimetro quadrato. In aggiunta, la temperatura di fusione va da un minimo di 610 a un massimo di 640 gradi. Il nome in questione è un marchio registrato di una società, vale a dire la Magnesium Elektron Limited.
Come si fabbrica la dinamite
Il nome dinamite viene di solito affibbiato agli esplosivi da mina a base di nitroglicerina, intimamente mescolata con qualche sostanza solida assorbente, in modo che sia facile e meno pericoloso sia il trasporto che maneggiare il tutto. Come assorbenti vengono impiegate varie sostanze che possono esser inerti, vale a dire senza alcuna influenza sul potere esplosivo della nitroglicerina, oppure attive, ovvero capaci di aumentarne in maniera più o meno notevole la potenza o di modificarne in un dato senso le proprietà esplosive.
Due giornate dedicate all’archeologia industriale di Ronciglione
La giornata di ieri e quella di oggi sono state dedicate all’archeologia industriale della città di Ronciglione, in provincia di Viterbo: non è un caso che le quarantotto ore in questione siano state organizzate dal locale Centro Ricerche e Studi, insieme all’Università degli Studi della Tuscia, allo stesso comune ronciglionese e all’Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale). In particolare, si è deciso di parlare e di approfondire il tema del ferro e delle ferriere che dal ‘500 all’800 si intrecciavano all’interno dello Stato Pontificio. Di cosa si tratta nello specifico?
I seminari di Confindustria e Mse sulla difesa della proprietà industriale
La Confindustria e la direzione generale che si occupa di lotta alla contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi-Uibm) hanno preparato una serie di seminari in tutto il nostro paese per parlare proprio di questo argomento: in effetti, la stessa lotta alla contraffazione e la difesa dei diritti di proprietà industriale devono essere necessariamente accompagnati da una strategia specifica in grado di rendere consapevoli le aziende degli strumenti che sono a loro disposizione per proteggersi dalle azioni illecite o dalle concorrenze sleali.
Il paradosso dell’industria cartaria italiana
Può essere forse l’industria cartaria il motore del rilancio economico del nostro paese? Secondo uno degli ultimi studi commissionati da Assocarta e realizzati dal Gruppo Ricerche Industriali e Finanziarie (Grif) Fabio Gobbo, il comparto vive una situazione a dir poco paradossale. L’analisi in questione (“Il caso dell’industria cartaria: un contributo alla politica industriale”) ha permesso di capire come la carta sia un prodotto tipicamente “verde”, viste le possibilità di rinnovo e riciclo, ma non riesce ancora a ottenere i giusti e normali benefici che ci si potrebbe attendere dalla green economy.
Il complesso industriale di Kaesong può favorire la pace tra le due Coree
Kaesong, la più meridionale delle città della Corea del Nord: è proprio qui che sorge un importante complesso industriale, non un semplice distretto produttivo come potrebbe sembrare, ma una zona in grado di far convivere e cooperare le due Coree, un compito non certo trascurabile visto il recente peggioramento dei rapporti diplomatici tra Seul e Pyongyang. Come è possibile sfruttare questo complesso industriale ai fini geopolitici? In pratica, esso si trova a dieci chilometri di distanza dal confine tra le due nazioni della penisola asiatica, un limite geografico che non è militarizzato.
La vocazione industriale di Bojano
Bojano, poco più di ottomila abitanti in provincia di Campobasso: questo piccolo comune molisano può attirare un buon turismo anche grazie ai suoi esempi molto interessanti di archeologia industriale. C’è un toponimo ben preciso che attira le maggiori attenzioni in tal senso, vale a dire Pinciere. Si tratta di un borgo che deve il suo nome alla presenza di moltissime fornaci, utilizzate un tempo per la produzione di laterizi, una sorta di unicuum nel suo genere. L’edilizia è stata ben sviluppata da queste parti sin dal tardo Medioevo, visto che gli abitanti di allora si rimboccarono le maniche per ricostruire la città dopo il devastante sisma del 1456.
Pulizie industriali, la soluzione dell’Istituto Fraunhofer
La pulizia degli impianti e delle attrezzature industriali non è certo un lavoro semplice e rapido. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati in questo senso da importanti sviluppi e miglioramenti, in particolare per quel che riguarda l’efficienza ecologica dei vari settori, ma la sostenibilità da raggiungere deve essere ancora maggiore. Ecco allora che ben si inquadra l’ultimo studio condotto dall’Istituto Fraunhofer, il quale ha sede a Monaco di Baviera e che si occupa di ingegneria delle superfici e dei film sottili Ist.
Abruzzo: entro fine anno i consorzi industriali confluiranno nell’Arap
Un unico organismo dal nome Arap (Azienda Regionale delle Aree Produttive): è questo il traguardo a cui si punta in Abruzzo, più precisamente dalla fusione di sette consorzi industriali distinti presenti in tale regione. L’intenzione è stata espressa a Pescara pochi giorni fa da Alfredo Castiglione, numero due della giunta regionale, il quale ha fatto riferimento alla fine di quest’anno per concludere l’intero processo di fusione. Ma di cosa si sta parlando nello specifico? Finora vi sono stati alcuni ritardi, soprattutto a causa della burocrazia, ma ora sembra che non vi sia più alcun ostacolo in questo senso.