Eao propone una nuova serie di pulsanti in acciaio Inox

Eao, azienda che da oltre sessanta anni è all’avanguardia per quel che concerne la progettazione e lo sviluppo di soluzioni Hmi (Human Machine Interface, le interfacce uomo-macchina per intenderci), si sta segnalando per una novità industriale di tutto rispetto: si tratta della gamma economica di pulsanti che sono stati realizzati in acciaio Inox. Di cosa si sta parlando esattamente? La serie in questione, alla quale è stato affibbiato il numero 82, andrà a rimpiazzare la serie R. Nello specifico, essa si compone di pulsanti monoblocco delle dimensioni pari a diciannove millimetri: la realizzazione è quasi esclusivamente in metallo, in modo da ottenere una robustezza unica e molto forte, senza dimenticare la resistenza a diversi shock, un vantaggio di non poco conto.

Bielorussia-Kazakistan: il parco industriale dedicato al settore agricolo

La Bielorussia e il Kazakistan hanno deciso di istituire un parco industriale e tecnologico in maniera congiunta, in modo da utilizzarlo per perfezionare l’equipaggiamento e altri servizi legati al settore agricolo. Il memorandum in questione, di una certa portata a dire la verità, è stato siglato dal ministro dell’Industria bielorusso e da quello dell’Industria e delle Nuove Tecnologie per quel che concerne l’ex repubblica sovietica. In aggiunta, è stata proprio la capitale di quest’ultima, Astana, a ospitare l’evento nel corso della giornata di ieri. Quali obiettivi ci si è posti con un parco industriale di questo tipo?

Automazione industriale: Advantech presenta il nuovo PPC-3100

Advantech Corporation, compagnia di Taiwan che è celebre soprattutto per i suoi personal computer, ha lanciato la sua ultima novità, PPC-3100: in pratica, si tratta di un pc industriale touchscreen con tanto di processore Intel Atom. In aggiunta, questo stesso prodotto è in grado di mettere a disposizione una interfaccia uomo-macchina piuttosto evoluta (Human Machine Interface), in modo da controllare le apparecchiature nell’ambito dell’automazione industriale. Tra l’altro, questo stesso pc vanta anche un predecessore, un modello che presenta alcune differenze rispetto all’ultimo di cui si sta parlando; in particolare, il novello PP-3100 si caratterizza senza dubbio per le dimensioni più piccole, senza dimenticare le interessanti impostazioni, il design snello e le interfacce molto semplici da utilizzare.

Le mole senza centri di Magni Abrasivi

Magni Abrasivi, società di San Donato Milanese che è attiva sin dal lontano 1965 nello sviluppo e nella distribuzione di abrasivi efficaci ed evoluti, si è segnalata per un nuovo contributo, vale a dire quello relativo alla mola senza centri: il metodo in questione è molto particolare, ma si può descrivere in maniera semplice. Anzitutto, la molatura a cui si sta facendo riferimento viene perfezionata attraverso la rettifica periferica esterna di un determinato pezzo che è in rotazione. Quest’ultimo, poi, viene rettificato con una transazione di tipo assiale oppure a tuffo. Il passaggio successivo prevede il trascinamento in rotazione del pezzo stesso da parte di una mola conduttrice: la velocità raggiunta, comunque, non supera mai quella della mola operatrice.

Tre incontri in Toscana per discutere di proprietà industriale

Quello della proprietà industriale sarà l’argomento principe di tre appuntamenti previsti a breve in Toscana: si tratta di meeting molto attesi, in quanto si dovrà porre questa stessa proprietà al centro dell’attenzione, cercando di capire quali sono i modi migliori per tutelarla e valorizzarla. Gli eventi sono stati promossi e organizzati da Unioncamere (ovviamente la sede regionale) e fanno parte integrante di un progetto più ampio, vale a dire quello della valorizzazione e della tutela dei titoli di proprietà industriale. I giorni non sono ancora noti nello specifico, ma il mese di novembre sarà sicuramente preso in considerazione. In aggiunta, sono state scelte le sedi precise, vale a dire Prato, Pisa e Grosseto.

Il business del sale ai tempi della Rivoluzione Industriale

Fin dall’Alto Medioevo, il sale aveva rappresentato una voce essenziale del commercio. Perfino gli Arabi, infatti, considerati un importante modello di autosufficienza, dovevano far affidamento sulle carovane per avere questo prezioso bene: la stessa cosa accadde nei villaggi inglesi ai tempi della Rivoluzione Industriale. Negli anni Settanta e Ottanta del ‘700, l’industria del sale, sia dal punto di vista tecnico che da quello geografico, si movimentò in maniera decisiva. La sola variazione tecnica che intervenne in tal senso fu senza dubbio la sostituzione della legna con il carbone per quel che concerne la bollitura dell’acqua salmastra nei calderoni.

Le fotografie industriali di Robert Doisneau

Robert Doisneau è stato uno dei più grandi fotografi del ventesimo secolo, reso famosissimo soprattutto da uno scatto, il “Bacio davanti all’Hotel de Ville”: forse in pochi, però, sanno che egli fu anche un apprezzato fotografo industriale nei suoi anni giovanili, una gavetta importante che gli consentì di approfondire un mondo in quel momento in espansione. È il 1934 quando il ventiduenne Doisneau viene ingaggiato dal costruttore automobilistico Renault di Boulogne-Billancourt. Questa esperienza dura almeno cinque anni, fino al 1939 e consente di ammirare degli scatti molto interessanti, un contributo fondamentale all’archeologia industriale.

Disegno industriale: le macchine della mostra Low-Tech Factory

Langhenthal, piccola città svizzera del Canton Berna, è stata scelta dalla Scuola Cantonale d’Arte di Losanna per la presentazione di una mostra molto interessante: si tratta di “Low-Tech Factory”, vale a dire una serie di macchine che sono state progettate e pensate dagli studenti iscritti ai corsi di Disegno Industriale. L’obiettivo di una simile esposizione è stato quello di far capire quali sono i processi che portano alla produzione di oggetti che possono essere definiti semplici. Questi stessi studenti si sono quindi confrontati con metodi industriali di un certo tipo, come ad esempio la termoformatura, lo stampaggio e la maglieria automatica, una sorta di celebrazione del lavoro delle fabbriche locali.

Inquinamento industriale: il caso di Zenica

Il caso di Zenica, quarta città per popolazione della Bosnia Erzegovina, non merita di essere dimenticato e trascurato: è proprio nel distretto industriale che si trova nel capoluogo del cantone di Zenica-Doboj, che si è registrato un aumento a dir poco pericoloso dei tumori, un fatto che non può che coincidere con l’inquinamento provocato dalle industrie locali, in primis l’acciaieria cittadina. I prossimi mesi potrebbero essere rischiosi, vista la posizione geografica della località balcanica. In effetti, quest’ultima sorge tra molte colline e montagne, un paesaggio che contribuisce a creare una sorta di cappa inquinante, ricca di sostanze tossiche, proprio quelle che escono dalle ciminiere degli impianti dell’acciaieria menzionata in precedenza.

Pakistan: il nuovo parco industriale di Sargodha

La Pakistan Industrial Development Cooperation ha deciso di istituire un nuovo parco industriale a Sargodha, città pakistana della provincia del Punjab: l’annuncio risale a due giorni fa, con il progetto in questione che sarà reso possibile dai National Industrial Parks, sussidiaria della stessa Pidc, entro la fine di quest’anno. L’inaugurazione ufficiale, infatti, avrà luogo tra due settimane esatte, come è emerso dal comunicato a cui si sta facendo riferimento. Come ha spiegato Moshin Syed, amministratore delegato della cooperazione pakistana, il territorio scelto è di circa cento acri, con l’acquisizione già perfezionata, come anche molte altre formalità, completate in diversi dettaglio.