Archeologia industriale: la pressa di Campi (Genova)

È più di una settimana che Genova e il suo quartiere Campi possono beneficiare del restauro della pressa storica, una testimonianza molto importante di archeologia industriale.

Si tratta di tutto quello che rimane di una installazione di quasi cento anni fa: nel 1914, infatti, le Fonderie e Acciaierie di Campi, le quali facevano capo all’Ansaldo, avevano costruito questa pressa imponente (il peso supera le 12mila tonnellate) e di una potenza mai vista per quel tempo. È qui che si fucinavano a caldo e si spianavano le lamiere d’acciaio, una attività industriale che è durata fino al 1989, anno in cui lo stabilimento è stato costretto a chiudere i battenti.

Lavatrici industriali: l’idrocinetica e gli ultrasuoni

Tra le lavatrici industriali più efficienti figurano senza dubbio quelle che beneficiano delle tecnologie ad ultrasuoni.

Si tratta di strumenti piuttosto potenti in grado di pulire gioielli, pezzi meccanici, lenti, materiali in alluminio e gomma e molto altro: le applicazioni, dunque, sono svariate. Qual è il loro esatto funzionamento? Spesso la sporcizia richiede ben altro che una semplice lavatrice industriale, dato che essa da sola non basta per eliminare residui e contaminanti che non fanno altro che rovinare i pezzi meccanici. Queste situazioni richiedono una pulizia importante e una tecnologia all’avanguardia.

Quadri elettrici industriali: gli utilizzi ferroviari

L’industria ferroviaria non può fare a meno dei quadri elettrici e delle loro innumerevoli funzioni.

Le applicazioni in questo campo sono davvero molto interessanti e dunque meritano un approfondimento. Uno dei prodotti di punta è sicuramente il segnale Led: l’acronimo identifica il diodo ad emissione continua (Light Emitting Diode) e si tratta di uno strumento in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza di installazione, grazie soprattutto alla versatilità della costruzione e alle diverse opportunità di cablaggio e assemblaggio. I segnalamenti più sfruttati in tal senso (ad asempio Acei e Acs) godono di prestazioni piuttosto elevate e di costi di manutenzione non impossibili.

Pulizia industriale: Comac presenta la nuova lavasciuga pavimenti

Comac, spa con sede a Santa Maria di Zevio (Verona), ha deciso di rafforzare la propria leadership europea in relazione alla produzione di macchinari per la pulizia industriale.

Innova 60B è l’ultima novità in questo senso, una macchina con uomo a bordo che promette di ridurre sensibilmente il costo di ogni metro quadro che verrà pulito: tra l’altro, la stessa Comac ha presentato due versioni (la seconda si chiama Innova 65/75/85 B) in modo da soddisfare il maggior numero possibile di esigenze. Ma di cosa si tratta esattamente?

Pneumatica industriale: il ruolo delle elettrovalvole

Nell’ambito della pneumatica industriale rientrano a pieno titolo anche le cosiddette elettrovalvole.

In pratica, si tratta di dispositivi che sono in grado di controllare i flussi d’acqua all’interno degli elettrodomestici e possono essere di vario tipo: ad esempio, vi sono quelle che sono comandate da una apposita bobina elettromagnetica e di tipo servoassistito, ma l’elenco non termina certamente qui. In tutti i casi, comunque, le elettrovalvole sono la soluzione più interessante per diverse applicazioni industriali. Questi prodotti sono particolarmente indicati per il controllo dell’acqua, dei gas inerti, del vapore e dei fluidi di tipo non aggressivo; l’installazione è piuttosto rapida, ma occorre intervenire con prontezza per la manutenzione.

Ventilatori industriali: la distruzione dei rifiuti solidi

La cosiddetta “termodistruzione” può essere una soluzione molto valida per l’incenerimento dei rifiuti di tipo solido.

Si tratta di un importante metodo per ottenere risorse energetiche, ma nel corso di questo processo si vengono a formare fumi dall’alto contenuto di particolato, ossidi di zolfo e azoto, composti organici armatici e altri acidi; pertanto, appare necessario trattare nella maniera più giusta e rapida i fumi di tale incenerimento. La temperatura utilizzata in tal senso arriva fino a 850° C, dunque occorre prestare la massima attenzione ai fumi in uscita dal post-combustore. Come è possibile ottenere un risultato simile?

Bilance industriali: gli utilizzi più frequenti

Le bilance industriali vengono sfruttate solitamente per le operazioni più diverse, dalle pesature più semplici, come ad esempio quelle merceologiche, a quelle più complesse, adatte per ambienti difficili.

I settori professionali che vengono coperti sono dunque moltissimi: la tipica alimentazione di tali bilance avviene attraverso degli accumulatori che possono poi essere ricaricati, oppure è sempre utilizzabile un adattatore da dodici volt. Le funzioni in possesso di tali strumenti sono quelle classiche della pesatura, vale a dire l’azzeramento, la tara e il conteggio dei pezzi, soltanto per citare alcuni esempi.

Robot industriali: conosciamo meglio i manipolatori

La principale legge della robotica del maestro della letteratura fantasy Isaac Asimov mette in luce come i robot non possano permettere che l’umanità riceva un danno dal loro mancato intervento.

L’importanza dei robot industriali è senz’altro meno “fantascientifica”, ma pur sempre strategica: in effetti, la loro costituzione in robot manipolatori, alimentazioni e controllori è volta a migliorare la vita delle industrie. I manipolatori sono sostanzialmente suddivisi in due distinte sezioni, il braccio e il corpo, con funzioni ben precise.

Archeologia industriale: alla scoperta del Museo all’aperto di Schio

La città di Schio, in provincia di Vicenza, può vantare una delle più interessanti realtà museali per quel che riguarda l’archeologia industriale.

Si tratta del cosiddetto Museo all’aperto, un complesso che prevede vari itinerari e monumenti che consentono di ripercorrere indietro nel tempo la storia della Val Leogra e dell’alto Vicentino. L’area in questione, infatti, si è sempre caratterizzata per i propri quartieri operai, per i lanifici, i mulini, le filande e le centrali idroelettriche, elementi che il museo consente di rivivere appieno.

Dissalatori agricoli: le soluzioni di Europure

Le due maggiori isole del nostro paese, Sicilia e Sardegna, ma anche altre regioni del sud Italia, come ad esempio la Puglia e la Calabria, presentano una caratteristica comune relativa al loro sottosuolo.

In effetti, l’acqua che è presente nelle profondità di queste zone è quasi totalmente salata o addirittura inutilizzabile ai fini agricoli. Spesso, però, gli agricoltori la sfruttano ugualmente, con evidenti effetti negativi. Una soluzione molto interessante al problema è di tipo industriale, visto che sono già stati sperimentati con successo i cosiddetti dissalatori agricoli, strumenti molto utili perché consentono di fornire acqua marina adatta per utilizzi industriali (in particolare nelle aree in cui si registra una forte scarsità idrica), il tutto senza alcun tipo di manutenzione.