Enel Recupero Centrali

I progetti Enel per il recupero delle centrali dismesse

Enel Recupero Centrali
Il processo di produzione dell’energia è radicalmente cambiato negli anni dando sempre più spazio e alle rinnovabili e ad una gestione intelligente della rete di distribuzione. Questo processo ha portato fuori dal mercato molte centrali tradizionali che oggi Enel intende valorizzare come parte del patrimonio industriale del paese.

Spostamento temporaneo per la sede del Ceis di Stenico

Un trasferimento in grande stile: la nuova sede del Consorzio Elettrico Industriale di Stenico (provincia di Trento) verrà spostata proprio a partire da oggi nell’ex municipio di Lomaso, a Campo. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando di uno spostamento che avrà carattere temporaneo, nello specifico diciotto mesi. Il motivo è presto detto, sono stati avviati i lavori di ristrutturazione della sede amministrativa attuale, quella che si trova a Ponte Arche, dunque si è puntato su questa soluzione. In effetti, bisogna ricordare che l’edificio in cui sorge il consorzio in questione vanta quasi mezzo secolo di vita, pertanto sono stati richiesti alcuni lavori di riqualificazione.

Il Comune di Capannori approva il piano del Pip di Carraia

Il consiglio comunale di Capannori (provincia di Lucca) ha avviato ufficialmente il piano relativo agli insediamenti produttivi per quel che concerne il Pip di Carraia. L’obiettivo a cui si punta in questo caso è quello di riqualificare in maniera adeguata l’ampliamento dell’area industriale che ormai esiste da quasi tre decenni. Si tratta di un lavoro che andrà a riguardare ben 135mila metri quadrati, visto che il deterioramento della zona e le carenze dal punto di vista infrastrutturale non possono durare ancora a lungo. L’opera in questione dovrebbe avere una durata di circa dieci anni e potrebbe essere determinante per la ripresa economica di questa parte della Toscana, una opportunità molto importante per le aziende qui presenti.

La metanizzazione e riqualificazione della zona industriale di Valpiana

Bisognerà attendere ancora pochi giorni per l’inizio dei lavori di metanizzazione che riguardano la zona industriale di Valpiana: si tratta di una delle frazioni del comune di Massa Marittima (Grosseto), considerato un importante centro industriale sin dal Medioevo (l’attività siderurgica è terminata nel 1885). In pratica, un importante accordo con la società Toscana Energia consentirà di riqualificare l’area in questione, dunque si sta parlando di un valore aggiunto di rilievo per tutte quelle aziende che saranno operative al suo interno.

Archeologia industriale: i progetti per la Vaccheria Casale Bocca di Leone

La Vaccheria Casale Bocca di Leone è uno degli esempi più importanti di archeologia industriale del Lazio e del nostro paese: ci troviamo sulla Via Collatina, più precisamente nei pressi di Via della Martora, tra Colli Aniene e Tor Sapienza, ed è qui che una delle prime fattorie automatizzate dell’intero agro romano è stata edificata verso la fine del XIX secolo. La ristrutturazione del tetto è avvenuta a cura dei disoccupati dell’associazione Fuori Dentro, ma il recupero non è ancora stato terminato e non può essere certo interrotto. Ecco perché due giorni fa c’è stato l’importante incontro tra le varie parti interessate, tra cui questa stessa associazione, l’Associazione Radici, la Cooperativa La Cacciarella e l’Associazione Vaccheria Casale Bocca di Leone.

Ad Asti si riqualifica la zona industriale col MoMa.Biz

Si chiama MoMa.Biz, ma altri non è che la riqualificazione della zona industriale di Asti, più precisamente quella che si trova alla periferia di Corso Alessandria: in pratica, comune e provincia hanno deciso di aderire a un progetto europeo, vale a dire MoMa.Biz. L’acronimo in questione sta a identificare proprio il Mobility Management in the Business and Industrial Zones, con il relativo finanziamento economico che è stato garantito dall’Agenzia Esecutiva per la Competitività e l’Innovazione della Commissione Europea (Eaci). L’obiettivo di Bruxelles è sostanzialmente quello di raggiungere obiettivi che hanno a che fare con l’ambiente entro il 2020.

Architettura industriale: la riqualificazione delle fabbriche Cros

L’architettura industriale è in grado di migliorare il territorio e il contesto in cui si è soliti vivere: questi obiettivi vengono raggiunti attraverso la costruzione di immobili ed edifici funzionali, ma anche e soprattutto sfruttando quelle risorse che sono già a disposizione. Un esempio emblematico in tal senso è senza dubbio lo studio che è stato effettuato per riqualificare le antiche fabbriche Cros, come è stato proposto dallo studio spagnolo Diaz y Diaz in Galizia.

La riqualificazione dell’ex sugherificio Robinson di Portalegre

Portalegre, comune portoghese di circa 26mila abitanti, situato nel distretto omonimo: è qui che tra il 2007 e lo scorso anno è stato realizzato un interessante progetto di riqualificazione industriale che è andato a coinvolgere l’ex sugherificio Robinson. Il merito di tale opera si deve a due progettisti, vale a dire Eduardo Souto de Moura e Graça Correia, i quali si sono avvalsi di diversi collaboratori per il loro lavoro. Il risultato finale merita un approfondimento, in quanto è riuscito a mantenere inalterata la memoria storica del sito industriale in questione, recuperando in maniera appropriata tutto il patrimonio e tutelandone l’identità.

Le cinque opere per riqualificare l’area industriale di Montramito

Diciannove milioni di euro: ammonta a tanto denaro la riqualificazione ambientale dell’area industriale di Montramito, frazione del comune di Massarosa (Lucca). L’obiettivo di quelli che saranno cinque interventi complessivi è quello di far letteralmente rinascere il sito in questione, in modo che possa avere una seconda e proficua occasione. La conferenza stampa che ha illustrato tutti i dettagli del piano risale a tre giorni fa, quando la cittadinanza e le imprese hanno potuto conoscere cosa verrà realizzato di preciso.

Passi in avanti per la bonifica e la reindustrializzazione dell’area di Bussi

La giornata di ieri è stata a dir poco campale per l’area industriale di Bussi sul Tirino (piccolo centro in provincia di Pescara): in effetti, tutti i soggetti che sono coinvolti nella bonifica e nella reindustrializzazione di questo sito si sono incontrati a Roma, presso l’Avvocatura dello Stato, proprio per discutere dell’argomento. Gli attori in questione sono stati Alfredo Castiglione, numero due della Regione Abruzzo, il sindaco di Bussi, Marcellino Maria Chella, il commissario Adriano Goio e i rappresentanti delle aziende impegnate in tale ambito, vale a dire Toto e Solvay.