Calabria: continuano le audizioni sulle aree di sviluppo industriale

Le aree di sviluppo industriale della Calabria sono quelle che al momento attuale meritano una considerazione maggiore rispetto alle altre presenti nel nostro paese: in effetti, i rappresentanti dei rispettivi consorzi stanno proseguendo nelle loro audizioni di fronte al Consiglio Regionale, senza dimenticare che è stata predisposta in tal senso una Commissione Speciale di Vigilanza, a conferma dell’urgenza di interventi. Quali zone vengono coinvolte in misura maggiore? Finora sono intervenuti i distretti di Crotone, di Reggio Calabria e di Vibo Valentia, ma c’è anche grande attesa per quel che concerne l’area di Catanzaro, una delle più importanti a livello territoriale, anche perché si tratta, come è noto, del capoluogo di regione.

Gli stampi e le forme della ricalcatura industriale

La lavorazione plastica dei metalli non è altro che un procedimento di lavorazione per dar forma e dimensioni determinate ai materiali metallici, andando a utilizzare le loro proprietà plastiche appunto, quindi la malleabilità e la duttilità: i metalli più adatti sono sicuramente i ferri, gli acciai comuni e speciali, il rame, il bronzo e gli ottoni. Una delle operazioni fondamentali che richiede una grande attenzione è sicuramente quella della ricalcatura. Il tipo di stampo in questo caso può essere piuttosto semplice (con una sola impronta) o progressivo, con tanto di eventuale sgrossatura, sbozzatura e finitura. Le impronte devono essere eseguite, inoltre, sui blocchi nel senso della laminazione. Per quel che concerne, poi, le dimensioni dello stampo, esse dovranno essere aumentate nelle sezioni che vengono sollecitate in maniera trasversale.

Italia e Mongolia rafforzano la loro partnership industriale

Diversi settori industriali stanno per rendere ancora più proficua e intensa la collaborazione tra due paesi che non sembrano avere molto in comune, vale a dire l’Italia e la Mongolia. In realtà, il nostro paese, più precisamente il Ministero dello Sviluppo Economico, ha deciso di intensificare i legami relativi a vari comparti, come ad esempio quello agroindustriale, il tessile, la lavorazione delle pelli, il settore energetico e quello delle terre rare (si tratta appunto di giacimenti non molto diffusi, quali l’ittrio, lo scandio, il promezio e l’europio). Come verrà a svilupparsi questa fondamentale partnership? Oltre a Paolo Romani, titolare del già citato dicastero di Via Veneto, l’intesa è stata sottoscritta anche dal ministro per l’Agricoltura e l’Industria Leggera dello stato asiatico, una delle economie più promettenti del continente, tanto che stanno fioccando da tempo le emissioni finanziarie di banche che intendono concentrarsi sulla crescita della patria di Gengis Khan.

Basilicata: nuovi fondi per potenziare le aree industriali

Basteranno sedici milioni di euro per dare una bella boccata d’ossigeno alle aree industriali della Basilicata? La giunta regionale lucana ha messo a disposizione proprio questa somma di denaro per sostenere in maniera adeguata le infrastrutture in questione, con una focalizzazione che andrà a riguardare ovviamente i due capoluoghi, Potenza e Matera. Nel dettaglio, sono state sottoscritte due intese che riguardano da vicino il futuro di tali consorzi industriali. Le aree, almeno questa è la speranza della politica locale, dovrebbero essere finanziate e rese funzionali, con una fruizione relativa alla produttività stessa. In aggiunta, si potrà attingere al programma Fesr (l’acronimo indica il Fondo Economico di Sviluppo Regionale), più precisamente i finanziamenti relativi al periodo compreso tra il 2007 e il 2013.

Organi meccanici: bulloni, rosette e viti

Bulloni, rosette e viti sono così diffusi che una loro trattazione sembra quasi scontata, ma un loro approfondimento permetterà di smentire questa frase. Quali sono gli elementi essenziali di questi organi meccanici? Anzitutto, si può cominciare a dire che i bulloni sono formati da una vite a testa che è di forma comunemente esagonale: essa, inoltre, è fornita di un dado. Il dado stesso, poi, può essere assicurato per mezzo di una rosetta elastica, ma anche di un controdado, di una copiglia, soprattutto quando la presenza di vibrazioni riesce a far temere per il possibile allentamento. La filettatura che viene ordinariamente usata è quella a profilo triangolare, la quale, avendo un rendimento molto basso, riesce ad assicurare meglio il collegamento in questione.

Abruzzo, andamento negativo per i distretti industriali

La marcia innestata dai distretti industriali dell’Abruzzo non è tra le più potenti d’Italia: anzi, l’andamento del secondo trimestre di quest’anno (il periodo compreso tra gli scorsi mesi di aprile e giugno) ha messo in luce un regresso preoccupante. Nel dettaglio, considerando le stime al netto del comparto automobilistico, c’è da sottolineare come le esportazioni siano scese di ben 3,2 punti percentuali, un declino che va ad aggiungersi a quello fatto registrare nel trimestre precedente (-1,3% per la precisione). I dati in questione sono stati forniti dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, il quale ha condotto un’indagine per conto di un istituto di credito locale, la Banca dell’Adriatico. Perché il settore industriale abruzzese va così male?

Imbutitura: finalità e vantaggi

L’imbutitura rappresenta quella operazione industriale che è volta a ottenere delle forme cave in lamiera, generalmente non sviluppabili, in ferro, acciaio, rame, ottone e alluminio.

Prescindendo dall’imbutitura che viene realizzata a mano, tale processo si esegue di solito a freddo con delle presse meccaniche: le imbutiture forti a caldo con presse idrauliche, invece, permettono di conseguire risultati meno precisi per forma e dimensioni. L’imbutitura meccanica, inoltre, può ottenersi mediante dei premi-lamiere. La pressione in questione, espressa il chilogrammi, non è altro che il prodotto tra il diametro del punzone in millimetri, il diametro iniziale del disco, il carico di snervamento e il coefficiente che dipende dal rapporto di imbutitura.

Caratteristiche della stampa a freddo e della coniatura

Spesso si parla di stampa a freddo e di coniatura dei metalli, non soltanto quelli industriali.

Ma come funzionano esattamente queste lavorazioni? In questi casi, i pezzi che devono essere sottoposti al trattamento vengono foggiati a freddo all’interno di alcuni stampi: in tal modo si ottengono dei convenienti effetti di indurimento superficiale. Può anche accadere, comunque, che la forma degli stampi stessi vada a sottoporre il materiale a delle azioni di piegamento e di successiva coniatura. In effetti, è possibile andare a coniare dei pezzi che sono stati stampati a caldo in maniera preventiva, così da ottenere una maggiore precisione nella forma e delle dimensioni con tolleranze piuttosto ristrette.

Organizzazione industriale: le quote varie aggiuntive

Le quote varie aggiuntive derivano, in misura di massima, dalle spese che sono state già effettuate nel momento in cui inizia la produzione di un tipo.

Inoltre, questa stessa voce dell’organizzazione industriale è tenuta in apposito conto da diluirsi sul prodotto all’uscita dello stesso: cerchiamo di capire meglio quali sono le tipologie più diffuse in questo senso. Oltre alla quota spese sperimentali e per la costruzione dei prototipi (al netto dei realizzi), si può citare senza dubbio la quota di avviamento della produzione: si tratta in questo caso delle spese ulteriori che in maniera inevitabile si verificano durante la prima fase di avviamento della produzione (ad esempio, il maggior fabbisogno di materiale e i supplementi alle tariffe di cottimo).

Studi di lavorazione: la ruota dentata per cambio

Con il termine “ruota dentata per cambio” si intende una dentatura elicoidale sbarbata con trentatre denti a modulo normale (2,25 millimetri).

Alla fucinatrice si otterrà un materiale partendo dal laminato cilindrico con un diametro inferiore a quello del foro che si vuole ottenere nelle lavorazioni plastiche: dovendo, in particolare, subire delle operazioni piuttosto delicate alle lavorazioni con asportazione di truciolo, esso dovrà poi essere sottoposto al trattamento di omogeneizzazione, il quale potrà essere di bonifica o di normalizzazione a seconda dei casi particolari. Tutto questo dovrà avvenire prima di passare alle lavorazioni meccaniche e seguire un procedimento di fabbricazione ben preciso.