Fabbrica di carta: i libri che raccontano l’Italia industriale

BIGATTI-LUPO-SOVRACC-SOLO-PIATTO-200x133Fabbrica di carta: il nome è piuttosto evocativo, visto che si tratta di un volume molto interessate, edito da non molto da Laterza, a cura di Giorgio Bigatti e Giuseppe Lupo. Come recita il sottotitolo, si sta parlando di “libri che raccontano l’Italia industriale”, dunque con tale pubblicazione si ripercorre la storia della nostra industria dagli anni Trenta fino ai giorni nostri, con molti passi e racconti di scrittori. Lupo è professore di Letteratura Italiana presso l’Università Cattolica di Milano, mentre Bigatti insegna Storia Economica alla Bocconi, di conseguenza le loro competenze si sono fuse in maniera ideale.

La guida dello Studio Trevisan & Cuonzo dedicata alla proprietà industriale

guidaLa guida intitolata “Proprietà industriale, intellettuale e IT”, la quale è stata curata e redatta con puntiglio dallo Studio Legale Trevisan & Cuonzo (le sue sedi si trovano a Milano, Parma, Roma e Bari), rappresenta un’utile pubblicazione per divincolarsi meglio nei vari rami di questo argomento così articolato. Il volume in questione, la cui edizione fa riferimento a Ipsoa e più precisamente alla collana Itinera-Guide Giuridiche, risponde a moltissime domande che possono sorgere spontanee.

La nuova rivoluzione industriale del fiume Tyne

the-river-tyne-310359678Il Tyne, fiume che scorre per circa cento chilometri anche nelle città di Newcastle e Corbridge, è stato per diversi decenni il protagonista assoluto di una vera e propria rivoluzione industriale, quella relativa al settore della costruzione navale. Ora i tempi sono cambiati, ma una rivoluzione dello stesso tipo sembra essere pronta per cominciare. In particolare, è stato rafforzato in maniera massiccia il pontone, il quale pesa quasi settemila tonnellate (una stazza davvero incredibile).

A Viterbo sei consulenze per parlare di proprietà industriale

Camera-di-Commercio-Viterbo_a-300x202La Camera di Commercio di Viterbo è pronta ad avviare un nuovo ciclo di consulenze che avranno come argomento principale la proprietà industriale. Nello specifico, il Pip (Punto di Informazione Brevettuale) punta con decisione a sviluppare un servizio qualificato e utile, da rivolgere in maniera del tutto gratuita agli imprenditori. L’obiettivo, come è facilmente intuibile, è quello di diffondere il più possibile la cultura dei brevetti e del trasferimento di tecnologia, così importanti al giorno d’oggi.

A Lecco la presentazione di un volume sulla storia dell’industria locale

468100_7071166_UnIndustri_20288782_mediumFrancesco D’Alessio è l’autore di un volume molto interessante dedicato all’industria della città di Lecco: il libro in questione, il cui titolo esatto è “Un industrioso cammino”, verrà presentato dalla sezione locale di Confindustria il prossimo 14 maggio, dunque fra tre giorni esatti. Che cosa è stato descritto esattamente? Si sta parlando di circa trecento pagine che tentano di ricostruire la storia, le varie vicende e i protagonisti più significativi del mondo imprenditoriale presente nel comune lombardo. D’Alessio è riuscito a proiettare il suo racconto dal ‘700 fino a oggi.

La scelta dei nomi delle strade per la zona industriale di Casarano

zona-industriale-casarano-475x356A Casarano (provincia di Lecce) si fa fatica a trovare un nome adeguato alle strade che caratterizzano la zona industriale: il comune pugliese si è posto l’obiettivo di risolvere tale problema nel più breve tempo possibile, come anche la Commissione Consultiva per la Toponomastica. Ecco perché si è scelto di affidarsi direttamente all’intuito dei cittadini, visto che ogni soggetto che abbia delle proposte da fare in questo senso, avrà tempo fino al prossimo 30 maggio, in modo da suggerire i nomi che mancano. Non bisognerà sbizzarrirsi troppo però.

Come la Rivoluzione Industriale trasformò Belfast

6981574337_ccd49e3feb_zQuando Re Giacomo I d’Inghilterra garantì alla città di Belfast il Charter of Incorporation nel 1613, elevò l’attuale capitale dell’Irlanda del Nord allo status di distretto aziendale. In questo documento, inoltre, era presente anche una importante clausola, la quale prevedeva che si stabilisse una nuova banchina in cui tutti i mercanti, residenti e stranieri, potessero importare ed esportare tutti i tipi di merce e molto altro. Prima dello sviluppo del porto e delle varie attività industriali ad esso collegate, però, fu necessario attendere molti anni.

Firenze: una mostra fotografica ricorda la crisi industriale del Pignone

firenze_mostra_pignone_aprile_2013_16La crisi industriale dell’azienda fiorentina Pignone è datata 1953, dunque sono passati ben sessanta anni da questi fatti: Firenze ha deciso di ricordarli in maniera particolare, vale a dire con una mostra fotografica e un convegno, entrambi a Palazzo Medici. La mostra in questione è stata inaugurata proprio nel corso della giornata di ieri, un evento che si è concluso con un dibattito molto interessante, il cui titolo è stato “Pignone 1953: i lavoratori, l’intera città e il suo sindaco in difesa dell’occupazione”, il quale ha attirato illustre partecipazioni.

Rivoluzione Industriale: una nuova biografia su Richard Trevithick

richardLa parola “genio” viene usata, anche se raramente, per dei personaggi di un certo rilievo. Nel caso di Richard Trevithick, comunque, si può parlare di un vero e proprio riconoscimento. Genius è l’ultimo volume pubblicato dall’ingegnere e inventore Philip Hosken e dedicato alla figura di uno dei simboli della prima Rivoluzione Industriale, visto che si sta parlando dell’inventore inglese che passò alla storia per la costruzione delle sue matrici a vapore. Tra l’altro, Hosken è anche presidente della Trevithick Society e autore dell’opera “The Oblivion of Trevithick”.

Grosseto: il progetto del nuovo polo dell’industria agroalimentare

foto1gAlberese, una delle principali frazioni del comune di Grosseto, situata all’interno del Parco Naturale della Maremma: è qui che sta per vedere la luce il nuovo polo destinato all’industria e la trasformazione agroalimentare della Toscana, più precisamente nell’azienda agricola locale. La presentazione del progetto è avvenuta qualche giorno fa da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione, con una approvazione avvenuta all’unanimità. Tra l’altro, la Provincia di Grosseto ha collaborato in maniera attiva e proficua, senza dimenticare il contributo fondamentale del mondo scientifico e di quello della ricerca per quel che concerne tale settore.