Detroit punta al modello industriale di Torino

Detroit che prende spunto da Torino per il proprio sviluppo industriale?

L’accostamento, già di per sé inevitabile tra due città che si caratterizzano per la forte presenza dell’industria automobilistica, diventa ora più intenso grazie ai programmi dell’amministrazione americana: in effetti, gli abitanti tra la sede della General Motors e quella della Fiat sono i medesimi, ma il tessuto urbano potrebbe essere sfruttato in maniera migliore. Gli obiettivi del primo cittadino, Dave Bing, sono piuttosto ambiziosi, vale a dire l’eliminazione di quelle costruzioni immobiliari che non possono più essere utilizzate e un nuovo slancio alla città stessa.

Industria alimentare: gli standard di igiene e sicurezza

I due presupposti che non possono mancare nell’industria alimentare sono la sicurezza e l’igiene.

Come vengono strutturati tutti questi controlli nello specifico? In realtà, il perimetro degli stabilimenti di produzione sono messi a serio rischio dall’alta presenza di umidità, la quale non è altro che la diretta conseguenza di lavaggi e temperature estreme: il microclima che si forma, inoltre, può far annidare diversi e pericolosi batteri.

Deltona: il parco industriale potrebbe aiutare i residenti

Deltona (Florida) rappresenta la città più popolosa della Contea Volusia con i suoi 85mila residenti.

Questa località è in grado di coprire ben 41 miglia quadrate, con una prevalenza di immobili piuttosto che di imprese. Ma le aziende industriali vi sono comunque e l’impatto sulla zona è notevole. È proprio per questo motivo che si sta rendendo necessaria la realizzazione di un parco industriale che sia in grado di promuovere lo stesso sviluppo urbano. In effetti, Deltona vanta purtroppo anche un forte tasso di disoccupazione (il valore di maggio era pari al 10,5%), con percentuali troppo elevate.

Il design industriale può favorire l’internazionalizzazione

La premiazione di ieri dei Compassi d’Oro è stata anche l’occasione per discutere del reale valore del design industriale nel nostro paese.

Come è emerso da una ricerca dell’Adi (Associazione per il Disegno Industriale), le esportazioni rappresentano un fulcro fondamentale di questo settore: l’analisi è stata condotta su ben 155 società iscritte all’associazione stessa, per le quali quasi il 90% della produzione complessiva può essere ascritto proprio all’export. Inoltre, gran parte di esse sono riuscite ad affrontare in maniera migliore la crisi economica grazie all’internazionalizzazione, il cui incremento è stato senz’altro favorito dalla qualità dei prodotti e dal contenimento degli effetti negativi.

Le patate e il legame con la Rivoluzione Industriale

Tutti o quasi conoscono la patata come prodotto alimentare e come pianta in generale, ma in pochi sanno fare riferimento al suo segreto industriale.

In effetti, i gustosi tuberi hanno contribuito a promuovere dal punto di vista economico la rivoluzione industriale del XIX secolo: il suo ruolo era quello di fonte a buon prezzo delle calorie e dei nutrienti che servivano ai lavoratori di città per dar vita ai vari impianti e stabilimenti. La popolarità fu davvero amplissima soprattutto nell’Inghilterra settentrionale e non è difficile immaginare il motivo: in quest’area il carbone, perno vero e proprio della rivoluzione stessa, era rapidamente disponibile, quindi una popolazione che fosse ben attiva grazie a una alimentazione giusta era l’ideale per le lavorazioni dell’epoca.

Federchimica, le proposte per il trasporto ferroviario

La Federchimica è stata molto chiara nel far conoscere il proprio intento dal punto di vista industriale.

La federazione italiana che raggruppa appunto il settore della chimica ha proposto di intervenire prontamente sul comparto ferroviario: in particolare, il riferimento è andato al trasporto di merci che avviene nel nostro paese, mentre l’ottava Conferenza Logistica è stata l’occasione propizia per mettere in luce tali tematiche. Una delle tante richieste, poi, è quella di aprire il più possibile la rete ai soggetti privati. L’industria chimica starebbe soffrendo in maniera eccessiva la mancanza di traffico di merci pericolose su rotaia.

Val d’Aosta: la vecchia miniera di rame di Champdepraz

Champdepraz, in provincial di Aosta, è un piccolo comune che fa parte della Comunità Montana Evançon.

Una vasta porzione del territorio è occupato dal Parco Naturale del Mont Avic, ma ora si parla di questa località anche per motivi industriali: in effetti, l’amministrazione locale ha deciso di usufruire del Fondo per Speciali Programmi di Investimento (il cosiddetto Fospi) e questo denaro verrà utilizzato per dar vita a una strada che collegherà la stessa Champdepraz ad altri villaggi (in primis Losson ed Herin).

Expo Paraguay 2011: le attività ufficiali fino al 24 luglio

Expo Paraguay è la mostra sudamericana che vuole dar voce alle industrie dei servizi e alle cooperative agricole del paese.

La piattaforma è davvero imponente e si è posta l’obiettivo di rinsaldare i rapporti tra gli espositori e i clienti: le mostre di bestiame, le esposizioni di animali e le varie attività ricreative sono il piatto forte di questa fiera che è cominciata due giorni fa e che terminerà il prossimo 24 luglio. Ovviamente, la città prescelta è la capitale Asuncion, ma cerchiamo di capire quali sono gli appuntamenti più importanti di queste due settimane. La giornata inaugurale è stata impreziosita da una rappresentazione artistica e culturale su gli eventi storici dell’industria paraguaiana.

Archeologia industriale: le turbine della Fabbrica Saccardo

La Fabbrica Saccardo rappresenta un vanto del settore tessile nella zona dell’alto vicentino.

Non è un caso che proprio qui abbia sede, ci troviamo nel comune di Schio, una delle mostre più importanti per quel che riguarda l’archeologia industriale del nostro paese: purtroppo, uno dei pezzi forti dell’itinerario in questione, rischia di essere completamente smantellato. Si tratta della cosiddetta “Sala turbine”, un vero e proprio pezzo di storia dell’industria veneta.

Consorzi industriali: la Uil chiede delle modifiche legislative

L’Unione Italiana dei Lavoratori ha fatto conoscere il proprio pensiero in merito alla situazione industriale del nostro paese.

La segreteria regionale dell’Abruzzo è infatti intervenuta in merito ai consorzi industriali, auspicando emendamenti e novità che vadano a migliorare i contenuti della nuova legge di riferimento: le norme in questione si trovano in un maxi-emendamento che è stato proposto dalla IV Commissione, ma bisogna evitare a tutti i costi che si arrivi allo smantellamento di queste strutture. Il sindacato, inoltre, si sta opponendo alla divisione eccessiva tra i servizi che devono essere erogati e garantiti e le competenze attuali dal punto di vista urbanistico, oltre all’uscita definitiva della regione stessa dal sistema dei consorzi.